Morta Eva Bartock diva dimenticata

Morta Eva Bartock diva dimenticata Ebbe una figlia da Sinatra Morta Eva Bartock diva dimenticata LONDRA. Eva Bartock, l'attrice britannica nata a Budapest, come Zsa Zsa Gabor, è morta dimenticata e povera in un ospedale di Londra. Aveva 71 anni. Eva Bartock, che in realtà si chiamava Eva Martha Szoke, e aveva fatto innamorare di sé anche a Frank Sinatra, dal quale aveva avuto una figlia, Deana, mai riconosciuta, da tempo viveva in un alberghetto nei pressi della stazione ferroviaria di Paddington. La Bartock non fu mai una grande attrice, e non riuscì neppure a trionfare veramente ad Hollywood, anche se, grazie alla sua intraprendenza e al suo desiderio di emergere, riuscì a girare numerosi film. La chiamavano «La risposta britannica a Sofia Loren»: era una donna avvenente, con un una forte sensualità e un doloroso passato. Eva Bartock, che fece girare la testa a decine di uomini, aveva collezionato anche un bel numero di matrimoni e di mariti. La sua prima avventura matrimoniale la compì a soli quindici anni sposando un uffi¬ ciale nazista, dopo essere stata prigioniera in un campo di concentramento austriaco. Forse allora vide in quell'infausto matrimonio l'unica via di scampo alla sua giovane vita. L'attrice ebbe anche numerose avventure sentimentali, la più importante delle quali fu appunto con Frank Sinatra; poi con il famoso playboy italiano Baby Pignatari. H suo film più famoso è stato «Il corsaro dell'isola verde» con Burt Lancaster, ma fra una ventina di lavori si ricordano anche «L'ultimo valzer», «Operazione Amsterdam», «Dodici ore di orologio», «Sos Pacifico» e «Il dottore di Stalingrado». In realtà i suoi fans s'interessarono soprattutto alle sue relazioni amorose e alla sua vita intensa. Fu grazie al secondo marito, il produttore Alexander Paal, che approdò al cinema. Il pubblicista William Wordsworth, marito numero tre, ed il famoso attore tedesco Curt Jurgens, numero quattro, non durarono più di un paio d'anni. [a. e] Eva Bartock per la sua avvenenza venne soprannominata «La risposta britannica a Sofia Loren». Girò una ventina di film tra i quali si ricordano «Il corsaro dell'isola verde» con Lancaster e «L'ultimo valzer»

Luoghi citati: Budapest, Hollywood, Londra, Stalingrado