Fisco, il Mezzogiorno evade più del Nord

Fisco, il Mezzogiorno evade più del Nord Basilicata e Sardegna le maglie nere Fisco, il Mezzogiorno evade più del Nord Infedeli il95% dei 740 controllati Ma in assoluto è prima la Lombardia ROMA. Dichiarazioni fiscali ad alto rischio in Basilicata e Sardegna, dove il 95% delle denunce Irpef, Irpeg e Ilor sottoposte a controlli mirati risulta irregolare, e bottino particolarmente ricco per la lotta all'evasione in Lombardia, che sembra meno portata all'infedeltà tributaria (è fuori-legge «solo» l'88,8% delle dichiarazioni verificate) ma quando lo fa colpisce duro: ogni controllo in media ha fruttato 99,4 milioni di lire. La «geografia» delle irregolarità riscontrate nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 1997, per le quali il programma di controlli selezionati fotografa una maggiore imposta accertata di 15.600 miliardi, sorprende per due regioni del Sud al comando nella classifica «ponderata» dell'evasione. In Basilicata sono stati eseguiti 4237 controlli, tra azioni di iniziativa e accertamenti parziali, il 95% dei quali ha dato esito positivo e permesso di far emergere una maggiore imposta dovuta per 30,6 miliardi di lire; ogni contribuente sottoposto a verifica, in media, ha però nascosto poco al fisco: appena 7,2 milioni, la cifra più bassa in ambito nazionale. Poco diversa la situazione in Sardegna. Nell'isola sono partiti 6151 controlli, il 94,3% dei quali ha colto nel segno e fatto scoprire un «sommerso» di 91,5 miliardi, con una quota pro¬ contribuente di 14,8 milioni. In termini assoluti l'evasione di Basilicata e Sardegna è comunque lontana dai picchi della Lombardia, dove 79.913 controlli hanno permesso di riportare alla luce imposte non dichiarate per 7948 miliardi. Ogni contribuente lombardo colto con le mani nel sacco ha, in media, cercato di scansare imposte per 99,4 milioni di lire. La macchina fiscale ha setacciato a fondo anche il Lazio (29.346 controlli, maggiori imposte accertate per 1728 miliardi, 58,8 milioni in media per ogni contribuente scoperto), il Piemonte (46.238 controlli, ogni cittadino o impresa infedele ha trattenuto per sé 10,6 milioni) e la Puglia, dove grazie a 29.146 controlli le Finanze hanno individuato 1019 muiardi di sommerso fiscale. L'area geografica più in regola risulta essere il Trentino, dove «solo» l'82,3% dei controlli mirati eseguiti ha dato esito positivo, facendo emergere appena 29,5 miliardi di maggiore imposta accertata, con una media di 9,5 milioni per ogni contribuente sottoposto a verifica. Sempre ieri il Consiglio nazionale dei commercialisti ha denunciato che un milione di studi professionali di vario tipo, che impegnano 4 milioni di persone, sono stati esclusi dagli incentivi fiscali a favore delle piccole e medie imprese.

Persone citate: Basilicata