Fabriano, voragine di carta
Fabriano, voragine di carta Voci di privatizzazione per il Poligrafico in crisi (3000 esuberi) Fabriano, voragine di carta La Zecca tappa un buco da 250 miliardi ROMA. Ciambella di salvataggio del Poligrafico dello Stato per le Cartiere Miliani-Fabriano, di cui possiede il 98,6 per cento delle azioni. La Zecca dello Stato ha infatti deciso di ripianare le perdite della società con un intervento di 250 miliardi. Di conseguenza, il passivo del Poligrafico diventa per il '97 di 614 miliardi mentre il deficit non dovrebbe discostarsi troppo da questa cifra, inferiore quindi alle indiscrezioni che calcolavano perdite nel '97 per oltre 1000 miliardi. La decisione del Poligrafico dello Stato è stata formalizzata ieri nel corso dell'assemblea delle Cartiere di Fabriano. Grazie all'intervento a favore dei conti in rosso della società, si definisce anche un nuovo capitale sociale di 60 miliardi (considerando che la società aveva risorse proprie per 100 miliardi). Nel '97 le Cartiere avevano perso 187 miliardi, e circa 100 miliardi di perdite si sono accumulati nei primi 6 mesi del '98. L'intervento dell'Istituto è stato annunciato ieri nel corso dell'assemblea delle Cartiere, la prima dopo il rinnovo del vertice avvenuto il 1° luglio scorso con la nomina di Angelo Ascheri come presidente e di Pietro Sigismondi come amministratore delegato. Sempre ieri è stato anche approvato il bilancio 1997 ed è stata esaminata la situazione patrimoniale al 30 giugno 1998. Nel complesso, le perdite delle Cartiere di Fabriano sono dovute per tre quarti alle società controllate, in primis la Cellulosa Calabra di Crotone (per circa 100 miliardi), mentre il resto nasce da interessi per debiti contratti. L'intervento del Poligrafico per ripianare tali perdite è stato deciso d'accordo con il ministero del Tesoro (alla cui vigilanza l'Istituto è sottoposto) ed era stato comunque preannunciato in occasione dell'assemblea del 1° luglio scorso: l'obiettivo è quello di rilanciare la società in una prospettiva generale di risanamento dell'intero gruppo. Il Poligrafico infatti dovrà risolvere nel prossimo futuro i propri problemi finanziari, affrontando tra l'altro la gestione di circa 3000 esuberi (su 5500 persone in organico), per quanto le cifre non siano confermate uficialmente. Proprio questo è stato l'oggetto di un incontro tra il presidente dell'Istituto Michele Tedeschi e gli organi sindacali nazionali e territoriali, tenutosi il 31 luglio scorso: Tedeschi in quell'occasione ha esposto a grandi linee gli interventi necessari per risanare i conti, dando appuntamento a settembre per iniziare un confronto più serrato. Si parla anche di avviare un processo di privatizzazione. [r. e. s.] Il presidente dell'Istituto poligrafico dello Stato Michele Tedeschi
Persone citate: Angelo Ascheri, Michele Tedeschi, Sigismondi
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