Kohl sicuro «Alle elezioni vinco io» di Emanuele Novazio

Kohl sicuro «Alle elezioni vinco io» Voto a settembre Kohl sicuro «Alle elezioni vinco io» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Mi aspettano giorni di lavoro durissimi. Ma sconfiggere i socialdemocratici mi diverte moltissimo». Dal rifugio austriaco di St. Gilgen sul Wolfgangsee, dove da trent'anni trascorre ogni estate le vacanze insieme con la moglie Hannelore, e dove si vanta di «conoscere ogni mucca al pascolo», il Cancelliere Kohl non si concede dubbi sull'esito delle elezioni del 27 di settembre, confortato da una certa ripresa nei sondaggi e dalla persistente incertezza del 30 per cento di elettori: «Sono sicuro che anche questa volta vincerò io», dice. E attacca duramente lo sfidante socialdemocratico Gerhard Schroeder, in America per una visita al presidente Clinton (che in luglio, a Berlino, lo aveva incontrato «a porte chiuse», senza telecamere, senza fotografi, senza testimoni, per non scontentare il suo ospite Helmut Kohl): «Nelle passate campagne elettorali non ho mai avuto un avversario così poco tangibile, che sta per tutto e per niente», lo attacca il Cancelliere in una intervista alla rete televisiva «RTL» registrata sotto il pero più fotografato d'Austria, in riva al lago. Ad aumentarne la fiducia ci sono i dati sulla disoccupazione degù ultimi due mesi, incoraggianti ma considerati da molti «ancora troppo fragni» per autorizzare entusiasmi ed euforie: «L'inversione di tendenza invece è chiara, ormai», ribatte il Cancelliere. «Già entro l'anno i senza lavoro saranno meno di quattro milioni, e quasi certamente nel 1999 resteranno stabilmente al di sotto di questa soglia». Se poi il voto del 27 di settembre non dovesse premiare l'intera coalizione di governo e penalizzasse i liberali, che i sondaggi danno in bilico sul quorum del 5 per cento, non ci sarebbe spazio per una Grande Coalizione fra la Cdu e l'Spd guidata da Helmut Kohl: «Sono assolutamente contrario a una soluzione che trasformerebbe il Bundestag in un gigante paralizzato», avverte. Con l'Spd piuttosto, appena superato l'ostacolo elettorale, un nuovo governo a guida cristiano-democratica avvierebbe subito trattative sulla grande riforma fiscale promessa da due anni e mai attuata «per la politica di blocco dei socialdemocratici» (che al contrario accusano il governo di indecisione e contraddizioni insanabili). Nonostante la fiducia scaramantica esibita ieri da Helmut Kohl, a St. Gilgen sono in molti a chiedersi se l'anno prossimo il villaggio in riva al Wolfgangsee ospiterà ancora un Cancelliere e ne sfrutterà il lustro: «In ogni caso, lo abbiamo accolto volentieri da uomo di governo e lo accoglieremmo volentieri anche da normale cittadino», garantisce la direttrice dell'ufficio di turismo, Margit Bancher. Neanche Kohl in proposito ha dei dubbi: «Finché sarò in salute tornerò qui ogni anno», promette. Ma conferma che l'ipotesi di venirci da «nonnaie cittadino», l'estate prossima, non lo sfiora proprio: «Sono sicuro di vincere le elezioni. Assolutamente sicuro». Emanuele Novazio

Persone citate: Clinton, Gerhard Schroeder, Helmut Kohl, Kohl

Luoghi citati: America, Austria, Berlino