«La crisi nucleare del '62 a Cuba fu un bluff»

«La crisi nucleare del '62 a Cuba fu un bluff» DUE IX SPIE DEL KGB «La crisi nucleare del '62 a Cuba fu un bluff» MOSCA. Nel 1962 l'umanità si trovò sull'orlo di una terza guerra mondiale con la costruzione di rampe missilistiche sovietiche a Cuba e gli ultimatum a rimuoverle del presidente americano John Kennedy. In realtà le testate nucleari non arrivarono mai nei Caraibi. Lo rivelano due spie sovietiche, i coniugi Mikhail e Galina Fiodorov, che in quel periodo erano alti ufficiali del Kgb in servizio in Europa. Sul quotidiano «Trud», i due, da decenni in pensione, sostengono che per un banale disguido amministrativo, o per negligenza, le testate nucleari rimasero stivate nel porto di Odessa, in Ucraina. L'allora leader sovietico Nikita Krusciov pensava invece che le testate si trovassero già in viaggio per Cuba, mentre Kennedy pensava che esse fossero montate sulle rampe puntate contro gli Stati Uniti. I dirigenti del ministero della Difesa tennero all'oscuro la dirigenza sovietica sulla mancata spedizione sperando di poterle inviare successivamente. I coniugi vennero a sapere da informatori del Kgb della mancata partenza delle testate. In ogni caso i servizi segreti delle due superpotenze non informarono i loro rispettivi leader politici. L'errore fu provvidenziale e i due coniugi chiesero ai superiori a Mosca di poter informare le controparti americane sull'inesistenza delle testate a Cuba «per dare tempo alla ricerca di una soluzione reciprocamente accettabile». [Ansa]

Persone citate: Galina Fiodorov, John Kennedy, Kennedy, Nikita Krusciov

Luoghi citati: Cuba, Europa, Mosca, Odessa, Stati Uniti, Ucraina