Ciampi: nessuna manovra aggiuntiva

Ciampi: nessuna manovra aggiuntiva Cgil, Cisl e Uil insoddisfatte e preoccupate: «Sul lavoro i risultati del governo sono deludenti» Ciampi: nessuna manovra aggiuntiva «Ma sempre attenzione ai conti pubblici» ROMA. Ciampi rintuzza subito con decisione le voci allarmistiche su un asserito andamento negativo dei conti pubblici e su un disavanzo superiore alle previsioni governative. E il super-ministro dell'Economia conferma, in un'intervista al Gr-Radio, che quest'anno «non ci sarà bisogno di alcuna manovra aggiuntiva». Insomma, l'andamento dei conti pubblici nei primi sette mesi di quest'anno non lo preoccupa. «Anche se questo non significa - specifica subito Ciampi - che non si debba continuare a seguire con grande attenzione l'andamento sia delle entrate sia delle spese. E' quello che stiamo facendo». E tutto questo sta a significare che il governo, specie il ministero del Tesoro, è ben deciso a non abbassare la guardia in vista della Finanziaria e della ripresa settembrina, quando verranno al pettine tutti i nodi legati allo sviluppo e alla lotta alla disoccupazione nel Mezzogiorno. Ciampi ha quindi commentato nel dettaglio gli ultimi dati sull'andamento del fabbisogno: a luglio si è registrato un avanzo di tremila miliardi che ha portato il totale del disavanzo nei primi sette mesi a 45.300 miliardi. Inoltre, nei primi sei mesi dell'anno, ha chiarito il ministro del Tesoro, la differenza con il fabbisogno del corrispondente periodo del '97 era di circa 23 mila miliardi, mentre a luglio lo scarto si era ridotto a 15.550 miliardi. E questa differenza, ha concluso Ciampi, «dovrebbe poi ridursi nei prossimi mesi». Di conseguenza, «alla luce di questi dati confermo che non riteniamo ci debba essere bisogno di manovre fiscali, quindi di manovre aggiuntive» ha sentenziato Ciampi. Analogo è il convincimento del ragioniere generale dello Stato, Andrea Monorchio, il quale ha confermato: «Andiamo bene. Non abbiamo alcun problema. I dati delle analisi confermano che la spesa è as- solutamente sotto controllo, in linea con le previsioni» espresse dal governo. Un messaggio tranquillizzante di supporto l'ha lanciato anche il vice-premier Veltroni, il quale ha assicurato che la prossima Finanziaria (da 13500 miliardi) sarà tutt'altro che «una mazzata». Veltroni ha sostenuto infatti che «alla ripresa, dopo tanti anni in cui si presentavano ai cittadini italiani delle mazzate terribili, questa volta ci sarà una Finanziaria del tutto tranquilla». Malgrado il movimentismo di Rifondazione comunista, tentata dal rilancio in grande stile della politica del conflitto sociale? Ieri uno degli esponenti di spicco di Re, Nerio Nesi, come presidente della Commissione per le attività produttive della Camera, si è incontrato con Ciampi e Bersani per esaminare i primi aspetti della prossima Finanziaria. «Questa resta il prossimo momento di confronto all'interno della maggioranza - ha indicato Nesi -. Non ci occorrono anticipazioni, la cosa importante è la sostanza che il governo proporrà a settembre». E ha poi annunciato di aver appreso da Bersani che è slittato definitivamente a settembre il decollo dell'Agenzia per il Sud, che sarà presentata nel primo Con¬ siglio dei ministri della ripresa. Questi continui rinvìi come anche tutte le inadempienze del governo sul lavoro non piacciono ai sindacati che giudicano «deludenti» i risultati dell'azione di Prodi e Ciampi. Replicando a un'intervista del ministro del Tesoro in cui si evidenziava lo sforzo compiuto dal governo per fronteggiare l'emergenza occupazione, il segretario confederale della Cgil, Walter Cerfeda, ha detto: «Il governo ha risanato l'economia di carta, ma non quella reale. Per lo sviluppo non bastano gli incentivi fiscali, ci vogliono interventi che restituiscano competitività alle imprese del Sud». Per Natale Forlani, della Cisl, «sul lavoro i risultati del governo sono deludenti. Siamo ben lontani dai volumi di spesa annunciati». E difendendo l'ipotesi di sciopoero generale lanciata da D'Antoni e criticata da Ciampi, Forlani ha accusato invece il governo «che presta il fianco a chi brucia copertoni nelle strade. Il problema è che la demagogia è interna a questa maggioranza». Infine, Adriano Musi (Uil), è d'accordo con Ciampi nel criticare il ricorso allo sciopero prima di verificare a settembre le intenzioni reali di Prodi ma incita il governo «a politiche straordinarie » sull'occupazione, [r. r.] Il ragioniere generale Monorchio: «La spesa è assolutamente sotto controllo» Veltroni: «Dopo anni di mazzate terribili sarà una Finanziaria del tutto tranquilla» il ministro per l'Economia Carlo Azeglio Ciampi

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