Castellani: sì alla fermezza No a guerre indiscriminate

Castellani: sì alla fermezza No a guerre indiscriminate Castellani: sì alla fermezza No a guerre indiscriminate LTORINO UNEDI' un pacco bomba al giudice Maurizio Laudi, ieri un «messaggio» esplosivo al consigliere regionale del Piemonte, Pasquale Cavaliere (verdi): come risponde il sindaco Valentino Castellani ai torinesi che chiedono sicurezza? Che temono il ritorno agli Anni di piombo? «Mi rendo conto che siamo di fronte a fatti davvero preoccupanti, al limite del terrorismo. Su di essi, e soprattutto di fronte all'invio di esplosivo a magistrati e amministratori, la tutela del cittadino è affidata a polizia e carabinieri, a forze dell'ordine che, tra l'altro, recentemente hanno oettenuto rinforzi dal governo di Roma». Ma lei, come sindaco di Torino, della città investita da questi preoccupanti fenomeni criminosi, cosa chiede alle forze dell'ordine? Al prefetto e al questore? «Sono in contatto continuo con la Prefettura. Alla quale chiedo soprattutto di vigilare e di interveni¬ re con fermezza. Ovviamente qualora si scoprano precise responsabilità. Lo ripeto, su reati gravissimi e preoccupanti per tutti». Come pensa che si possano arginare? «Innanzi tutto bisogna dar luogo ad un'attività investigativa adeguata, in grado di definire attentamente che cosa c'è dietro, chi muove le fila di questo crescendo criminale». Che vuol dire, signor sindaco? Che i mittenti dei pacchi bomba devono essere individuati? Che non sono gli squatters? «Credo che non si possa incolpare, in modo mdiscriminato e a priori, circa 500 persone che, per quanto riguarda Torino, operano nei centri sociali. Anche se penso che da parte di questi gruppi dovrebbe essere arrivato il momento di dare segnali, di prendere le distanze da chi ha scelto la violenza e gli atti di stampo terroristico per far valere ragioni che, obiettivamente, non esistono». L'opposizione - per esempio il capogruppo di Forza Italia, Daniele Cantore, ma anche Alleanza nazionale, Lega Nord, l'onorevole Raffaele Costa, i gruppi cattolici che fanno capo all'Udr di Cossiga chiede che i centri sociali siano chiusi e che gli edifici pubblici occupati abusivamente siano sgomberati. Come risponde? «In queste circostanze si devono conservare calma ed equilibrio. Senza dichiarare guerre indiscriminate». Adesso il Palazzo municipale, la politica torinese - salvo questioni straordinarie - sono «in ferie». Ma a settembre alla ripresa dell'attività, nella Sala Rossa del Consiglio comunale, i nodi ritorneranno. Saranno richiamati dall'opposizione, dalla città intimorita. Castellani accoglierà la proposta di chiudere i centri sociali? «Secondo me, questo è un problema diverso. I gruppi che formano i centri sociali devono sapere e capire che con la violenza non c'è possibilità di rapporto. Di alcun rapporto. Ogni atto di violenza dev'essere represso dalla legge. Che va applicata con estremo rigore». Non è quanto chiedono i suoi oppositori? «Penso che l'opposizione in Consiglio comunale debba avere l'intelligenza di non strumentalizzare a fini di parte problemi che riguardano l'intera collettività. E su temi ai quali l'amministrazione è attenta da sempre, come quello della sicurezza. In particolare oggi, di fronte ad episodi - i pacchi bomba al giudice Laudi e al consigliere regionale Cavaliere - che raggiungono i limiti del terrorismo». Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Castellani, Cossiga, Daniele Cantore, Giuseppe Sangiorgio, Laudi, Maurizio Laudi, Pasquale Cavaliere, Raffaele Costa, Valentino Castellani

Luoghi citati: Piemonte, Roma, Torino