« Allarme salute» di R. R.

« Allarme salute» « Allarme salute» // medico: aumentano le epatiti virali Era un medico «scomodo». Collezionava denunce perché curava gli immigrati in un ospedale pubblico. La Stampa segnalò per prima, nel 1994, le condizioni di disagio nelle quali era costretto a lavorare. Oggi quel medico fa lo stesso lavoro di allora (26 mila pazienti seguiti dall'83 ad oggi), il piccolo ambulatorio, prima ospitato accanto alle camere mortuarie, è diventato centro di riferimento regionale per gli immigrati, all'Istituto San Gallicano, a Roma. E il professor Aldo Morrone ne è il responsabile. Professor Morrone, come stanno i nuovi immigrati? «In passato, e mi riferisco a poco tempo fa, avevamo coniato il termine "effetto migrante sano \ proprio per indicare il buono stato di salute di queste persone al loro arrivo. Poi, la scarsa alimentazione e il disagio per una vita degradata le portava ad ammalarsi in un periodo di tempo che variava da otto mesi a un anno dal momento in cui erano giunte nel nostro Paese. Patologie della pelle, malattie respiratorie... La vita ai semafori non è certo salubre». E gli ultimi arrivati? «Purtroppo l'effetto migrante sano è scomparso. Prima partivano le persone più forti, le più acculturate: oggi, anche per via dello stato di guerra in molti punti del Sud del pianeta, fuggono le più disperate. Affrontano viaggi terribi.&J£nma$H»te nelle..stive fn^omplet,?, promiscuità. Soprattuto coloro che giungono dal Kurdistan, subiscono viaggi allucinanti, per giorni, via terra e via mare. Spesso sono pieni di piaghe, con infezioni cutanee nonucurate e quindi diffuse». Il rischio per la loro salute, dunque, è aumentato. E di molto. C'è pericolo anche per la salute degli italiani? «E' chiaro che non bisogna abbassare la guardia. Tra i clandestini, per esempio, abbiamo notato un aumento di epatiti virali, causate dalle indicibili condizioni igieniche alle quali sono sottoposti. Ed è più che mai necessario non lasciare il controllo sanitario di questa emergenza a medici privi delle necessarie conoscenze in tema di medicina delle migrazioni. Ci sono altri centri come il nostro, in Italia. Sarebbe bene che il ministero della Sanità capisse quale im portanza hanno, per la salute di tutta la popola zione, e li sollevasse dalle condizioni di "quasi volontariato" in cui devono ancora operare». Se stanno bene gli immigrati, staremo be ne anche noi? «Sì, è così. E non bisogna sottovalutare un altro aspetto. A novembre faremo un convegno, al Cnr, e presenteremo gli ultimi dati sulle nuove ondate migratorie. In particolare su quella "silente" che giunge dall'ex Unione Sovietica. Clandestini in sordina, che non fanno notizia, che arrivano con visti turistici, ma che di fre quente sono legati a una prostituzione povera, incontrollata, spesso occasionale che si porta dietro un netto aumento delle malattie veneree Respingere questa gente, senza aiutarla, significa soltanto spostare il problema "un po' più in là". Un comportamento folle nel villaggio glo baie». [r. r.]

Persone citate: Aldo Morrone, Professor Morrone

Luoghi citati: Italia, Kurdistan, Roma, Unione Sovietica