La censura di Bernadette di Enrico Benedetto

La censura di Bernadette Lourdes, i manifesti scollacciati coperti ogni notte con la sua immagine La censura di Bernadette LPARIGI OURDES by night non si può dire offra grandi brividi. Ma da qualche mese un commando di sfregiatori è all'opera, implacabile. Attacca solo donne. Non la prima che passa: quelle sexy. La vittima ideale? Décolleté profondo, reggicalze, tacchi, borchie (facoltative), coscia lunga, sguardo rapinoso. Insomma, un look più adatto a Pigalle che ai giornalieri pellegrinaggi mariani del santuario pirenaico. Impossibile, per le numerose vittime, difendersi. Ostaggi della misteriosa gang, ne subiscono gli sfregi con silenzioso stoicismo. E i flic? Brillano per assenza. L'incubo dura da febbraio, e neanche un arresto. Testimonianze, nessuna. Indizi, zero. Fortunatamente, le improbabili pin up di Lourdes sono cartacee. Afriche, manifesti, locandine sexy. Sfregiandole, non cola sangue ma cellulosa. E i «maniaci» che attentano alle loro grazie provocanti sarebbero pii fedeli. La prova? Incollano Bernadette Soubirou formato poster sulle forme troppo allusive. La pastorella cui apparve la Vergine si ritrova dunque nell'inedito ruolo di cache-sex. Ma trasfigurare Eros in santino è un metodo faticoso. Accade dunque che la morale prenda una scorciatoia. Basterà per esempio imbrattare le immagini osé. Il Kommando usa la malta, murando il Nudo Blasfemo. Gli anonimi pasdaran della Grotta colpiscono a 360 gradi. E senza rivendicare l'attacco. La loro crociata antipornografia mutila réclames, fotogrammi cinematografici, campagne anti-Aids. Chi li protegge? Ufficialmente nessuno. Ma Lourdes non è Las Vegas. E scandalizzare il pubblico nuoce al business. Meglio una virtuosa illegalità? Enrico Benedetto

Persone citate: Bernadette Lparigi

Luoghi citati: Las Vegas