Morì di cancro, processo ai guaritori di Ezio Mascarino
Morì di cancro, processo ai guaritori Secondo l'accusa fu una truffa sottoporre a riti magici la donna malata al seno Morì di cancro, processo ai guaritori Nessun miracolo con i massaggi La signora Fernanda è morta sei anni fa, il 29 luglio 1992, per un tumore al seno. Era stata curata da un guaritore, un «mago», che aveva promesso salute e benessere con l'imposizione delle mani e riti magici. Per la sua morte 4 persone compaiono davanti al pretore: truffa e omicidio colposo. Si difendono: «Non abbiamo causato il decesso della donna». In aula è affiorata la storia di quella donna e la sua atroce agonia. Ma anche l'opera degli imputati: Adriana Sassoè Pognetto, 52 anni, il suo convivente Sergio Paolino Piastri, 66, il figlio e l'ex marito della «maga», Giovanni ed Agostino Miot, 35 e 62, abitanti a Bairo Canavese. I guaritori gestivano il Centro estetico Kristian di Tavagnasco ed erano conosciuti in tutto il Piemonte. Per questi fatti i 4, nel luglio '93, sono anche stati arrestati. Frammenti di questa inchiesta. Dal racconto del marito della donna morta e di altri testimoni. «Il mago ci disse che c'erano una donna e un uomo con la barba che vi hanno fatto il malocchio, venite domani sera che c'è il veggente». «E' tua nipote e il suo convivente che vi vogliono male, non fateli più entrare in casa vostra». «Tu hai cinque tumori alla vescica, ma non ti preoccupare, io te li toglierò. Non fare come il mio vicino che non credeva alle cose che gli dicevo e adesso è morto». «Posarono sul tavolo candele, anelli, un velluto nero piegato in quattro. Unirono me e mia moglie con un rosario e inizarono un rito con una candela accesa, frasi in latino, ci unsero con olio. Versammo 2 milioni, nessuna ricevuta». La storia rievocata nell'aula di Ivrea inizia nell'aprile del 1989, quando Pierino 0., pensionato di Carema, si rivolse al centro esoterico Kristian per forti dolori alla vescica: ((Avevo sentito parlare di quei maghi, sono andato da loro con grande fiducia. Mi dissero che avavo un tumore. Mi hanno guarito. Un vero miracolo». Pochi mesi dopo sua moglie, la signora Fernanda, scoprì un indurimento al seno. «E' un nodulo, meglio operare», disse il medico della mutua. Anche lei andò al centro Kristian: «Qualcuno le ha fatto il malocchio, basta cacciare 10 spirito cattivo», le dissero i guaritori. E iniziarono il trattamento. Come? Dal decreto di citazione a giudizio: «Mediante l'imposizione delle mani sul corpo della paziente, mediante massaggi sulla parte ammalata assicurando che 11 dolore che ne conseguiva era causato dall'effetto positivo del fluido guaritore, nel dissuaderli dal rivolgersi alla medicina tradizionale. Così per quattro mesi, con un ingiusto profitto di cinque milioni». La signora Varetto si rivolse finalmente a dei medici. Fu operata. Morì nel luglio '92. Il pretore ha nominato un perito e gli ha posto due domande: «La morte della donna è dovuta al ritardo con cui si sottopose all'intervento chirurgico? E la manipolazione del nodulo effettuato dal Piastri può aver aggravato la situazione?». Pochi giorni fa il perito, professor Marco Capone, ha depositato la sua perizia. Non ha dubbi: «Il ritardo all'intervento non ha influito sulla evoluzione biologica della neoplasia». Il caso era inguaribile. Ma, accanto, ha usato parole dure nei confronti dei guaritori: «I trattamenti praticati sono privi di efficacia terapeutica, non hanno alcuna base scentifica. Al contrario hanno solo scopo, deprecabile, moralmente inaccettabile e riprovevole di creare nella defun¬ ta signora una penosa illusione di guarigione». I quattro sono difesi dagli avvocati Aldo Perla, Carmela Napoli Campanale, Geo Dal Fiume. L'avvocato Perla: «La perizia esclude ogni ipotesi di omicidio colposo, come noi abbiamo sempre sostenuto. Era un caso gravissimo, nessuno poteva salvare quella donna». II processo è stato rinviato al 13 ottobre prossimo. E quel giorno sarà dura battaglia tra accusa e difesa. Il marito ieri ricordava al telefono: «Quei massaggi erano molto dolorosi. Furono una inutile tortura». Ezio Mascarino La signora dovette pagare 5 milioni per 4 mesi Il perito: è un comportamento deprecabile Adriana Sassoè Pognetto (al centro) durante una seduta con i collaboratori
Persone citate: Adriana Sassoè Pognetto, Agostino Miot, Aldo Perla, Campanale, Geo Dal Fiume, Marco Capone, Piastri, Sergio Paolino Piastri, Varetto
Luoghi citati: Bairo, Carema, Ivrea, Napoli, Piemonte, Tavagnasco
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