la Jugoslavia dà la carica alFHalia

la Jugoslavia dà la carica alFHalia Ai Mondiali, storica vittoria sugli slavi, anche se ininfluente per la classifica la Jugoslavia dà la carica alFHalia E oggi gli azzurri si giocano tutto col Portorico ATENE DAL NOSTRO INVIATO La sfida di ieri tra Italia e Jugoslavia, nel penultimo turno della seconda fase dei Mondiali, ai fini della classifica aveva per gli azzurri più che altro un valore emotivo e simbolico. La vittoria nel primo pomeriggio del Portorico sul Canada aveva posto infatti la nostra Nazionale di fronte a un imperativo categorico e imprescindibile: battere oggi, nel turno finale del girone, il Portorico e strappargli in una sorta di spareggio l'ultimo posto per i quarti. In realtà azzurri e serbi - divisi da una rivalità che in passato è spesso anche sfociata in clamorose risse sul campo (come negli Europei '83, gli unici vinti dall'Italia) se le sono date di santa ragione e hanno giocato a tutti i costi per i due punti. Il successo della nostra Nazionale (61-60) merita quindi almeno l'encomio per la generosità e la voglia con cui è stato conquistato, anche se resterà una vittoria di Pirro se non sarà bissato oggi contro Portorico. L'exploit degli azzurri contro i campioni europei rappresenta comunque un buon segno di risveglio dopo la disastrosa campagna di Russia del giorno prima. L'Italia ha ancora tradito qualche difficoltà nel reinserimento di Myers e patisce sempre troppo a rimbalzo (22 contro 37 degli slavi), ma ha ritrovato smalto in difesa - 60 punti per la Jugoslavia sono comunque pochi - e acquistato fiducia in giocatori chiave come Fucka - anche ieri il migliore: 16 punti, 5/9 al tiro, 6 rimbalzi - e Bonora, lucido in regia, ma pure in comprimari come Galanda - decisivo nel break d'inizio ripresa - e Damiao, l'unico in grado di arginare sotto canestro 10 strapotere di Rebraca. E proprio 11 pivot della Benetton ha dato l'ultimo vantaggio alla Jugoslavia a -24": poi Fucka dalla lunetta ha si¬ glato il 61-60 a -20" e sull'ultima azione hanno sbagliato prima Topic e poi Obradovic, il tiro della disperazione. Sulla gioia della vittoria anche moderata soddisfazione per qualche cenno di ripresa da parte di Myers e Meneghin, i due principali responsabili della pessima partita contro i russi, anche se entrambi hanno l'orzato troppo in attacco (ma Carlton ha messo dentro una bomba decisiva a 1' 14" dalla fine), pur sacrificandosi molto in marcatura. Questa Italia stenta però ancora troppo a inserire negli schemi il suo capitano, tanto che ieri è riu- Basile allper bottaA Chiacidi sutura ospedale al fianco 4 punti al labbro scita a mettere il naso avanti nella ripresa (massimo vantaggio 54-46 al 36') proprio dopo che Myers era stato richiamato in panchina. L'impressione è che tra gii estemi i giusti ritmi non siano ancora stati ritrovati, il che potrebbe creare qualche preoccupazione oggi contro i veloci portoricani, anche perché sotto canestro la squadra azzurra non pare davvero invulnerabile. «Sento ancora le gambe un po' pesanti - ha detto Myers subito dopo il match contro la Jugoslavia - e infatti spesso nei tiri prendo il primo ferro. Ho sbagliato ancora troppo nelle conclusioni da lontano, ma l'importante è mettere dentro i tiri che contano». Implicita l'allusione alla tripla realizzata nei finale. «Purtroppo non posso godermi questa vittoria - ha replicato Boscia Tanjevic - perché adesso viene la partita decisiva dei nostri Mondiali, perdendo la quale questa vittoria sulla Jugoslavia non significherebbe quasi nulla». Tanjevic dovrebbe però aver recuperato finalmente anche Abbio, ancora convalescente dopo una distorsione alla caviglia sinistra ma mandato in campo ieri a metà ripresa, nel momento più caldo del match. Il et azzurro, però, potrebbe aver perso per oggi il suo pupillo Basile, colpito duro a un fianco e per questo accompagnato in ospedale subito dopo il match per accertamenti radiografici: il referto medico parla di contusione con ematoma al gluteo destro. Soltanto stamane si deciderà per il suo impiego contro il Portorico. Tre punti di sutura al labbro superiore invece per Chiacig, che è però disponibile per la partita odierna. Il Portorico fa paura, anche perché è una squadra indecifrabile di estrosi ma spesso imprevedibili talenti di scuola americana. Il loro miglior giocatore, la guardia mancina Eddie Casiano, è stato il miglior realizzatore ai recenti Goodwill Games ma qui è finito fuori squadra per punizione all'esordio con la Jugoslavia. L'altro leader dalla formazione è José Piculin Ortiz, un bronzo di Piace di 208 cm che non scende in campo se prima non si è cosparso i capelli di brillantina. Anche lui ha fatto imbestialire il et Carlos Morales per lo scarso impegno nelle ultime fasi del match con la Russia, eppure ieri, contro il Canada, ha contribuito al travolgente parziale di 30-10 nei primi 8' della ripresa che ha deciso la partita. I nostri lunghi sono avvisati. Giorgio Viberti Basile all'ospedale per botta al fianco A Chiacig 4 punti di sutura al labbro Gregor Fucka è stato il miglior realizzatore azzurro con 16 punti, ma ha offerto anche un buon contributo in difesa: eccolo nella foto (a sin.) opporsi al tentativo di entrata del playmaker jugoslavo Aleksander Djordjevic