Paribas sbarca in Sicilia

Paribas sbarca in Sicilia Dimissioni scontate per Cesare Caletti. I francesi nel capitale Paribas sbarca in Sicilia Il Banco ha scelto le polizze Cardif PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il Banco di Sicilia ha scelto come partner assicurativo la Cardif (gruppo Paribas) che entrerà nel capitale della banca con una quota del 4 e forse del 7%. Il matrimonio è stato deciso in una riunione in cui il eda presieduto da Alfio Noto ha anche preso atto delle dimissioni irrevocabili presentate dall'amministratore delegato Cesare Caletti che alcune voci danno per prossimo al rientro nella Banca Popolare di Novara nel cui gruppo, prima di trasferirsi in Sicilia quattro anni fa, era stato quale direttore generale della Banca Popolare di Lecco. Nella stessa seduta gli amministratori del Bds hanno assegnato posti-chiave a nuovi dirigenti con una manovra che vede sostanzialmente potenziarsi la presenza del Mediocredito Centrale. Una presenza già concreta con la vicepresidenza del Banco di Gianfranco Imperatori che è da tempo anche al vertice del Mediocredito Centrale. Due gli uomini vicini a Imperatori che arrivano a Palermo: l'ingegner Fabio Alberto De Angelis (attuale condirettore centrale del Mediocredito Centrale) diventa direttore centrale del Bds responsabile della direzione marketing, imprese, infrastrutture ed enti locali; il dottor Francesco Maiolini (responsabile del personale del Mediocredito Centrale) a Palermo invece assume la carica di condirettore centrale e con responsabilità del settore Risorse umane. L'accordo con la Cardif Assi¬ curazioni prevede la nascita di una società destinata a vendere i prodotti assicurativi e previdenziali mentre i 641 sportelli del Banco potranno rivelarsi un'efficace rete di distribuzione dei nuovi servizi. La partnership dovrà entrare in funzione entro il 1° gennaio 1999, cioè quando partirà l'Euro. Per l'accordo strategico con la compagnia assicurativa Cardif il vertice della banca (presidente, vicepresidente e direttore generale) hanno ricevuto il mandato di approfondire entro le prossime settimane ogni aspetto. Alfio Noto e gli altri amministratori ora hanno davanti a sé il problema del comitato esecutivo non ancora nominato. Il eda ha ringraziato Caletti per tutto quello che ha fatto e gli ha augurato ulteriori successi. In una nota diffusa dal Bds si evidenzia che dopo l'insediamento di Spadafora l'uscita dell'amministratore delegato era sostanzialmente scontata. Antonio Ravidà Il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi

Luoghi citati: Lecco, Novara, Palermo, Sicilia, Spadafora