Arrivano 335 miliardi per i Lsu
Arrivano 335 miliardi per i Lsu Nuovo decollo per il dialogo fra sindacati e Ferrovie: oggi i primi incontri Arrivano 335 miliardi per i Lsu Pizzinato: facciamoli lavorare più a lungo ROMA. Il governo si muove sul fronte incandescente dei lavoratori socialmente utili dopo il fallimentare incontro della scorsa settimana a Roma fra il ministro Tiziano Treu e i rappresentanti dei «lsu» napoletani. Messo agli atti il risoluto «no» governativo alla pretesa di assunzioni in massa per i 130 mila nella «macchina» dell'amministrazione pubblica e a un aumento dell'assegno mensile di 800 mila lire a parità di orario, ieri il ministro del Lavoro ha firmato una serie di decreti attuativi che sbloccano altri 335 miliardi e che dimostrano la volontà del governo di realizzare quello che ha promesso. Treu ha ripartito nelle regioni del Centro-Sud un totale di 222,835 miliardi delle risorse del fondo per l'occupazione per il 1998. «L'utilizzo di questa somma - specifica una nota ministeriale è vincolato per il pagamento dei sussidi per coloro che erano già impegnati in lavori socialmente utili al 31 dicembre e per le trasformazioni dei lavori socialmente utili in lavori di pubblica utilità». Un ulteriore finanziamento di 112,591 miliardi, sempre del Fondo per l'occupazione '98, è toccato invece al Centro-Nord. E la diversa entità è spiegata dal fatto che il tasso di disoccupazione in queste zone è nettamente inferiore rispetto al Centro-Sud. Infine, un terzo decreto istituisce una «task force», una struttura nazionale per coordinare la fuoru- scita dalle forme assistenziali con gli enti locali, in quanto dal luglio di quest'anno i servizi di collocamento per l'impiego (compresi i lsu) sono trasferiti alle Regioni. Nel dettaglio, lo stanziamento maggiore è finito in Sicilia (62 miliardi), seguita in graduatoria da Lazio (44 miliardi), Piemonte (32), Puglia, Campania, Lombardia, Sardegna, Calabria ecc. Con questi trasferimenti, afferma il sottosegretario Pizzinato, si è completato il trasferimento di mille miliardi alle Regioni previsto per quest'anno. E vengono garantiti così i finanziamenti per i sussidi ai lsu fino al 28 febbraio dell'anno prossimo e i fondi necessari all'acquisto di at¬ trezzature per la creazione di nuove imprese (società miste, consorzi, cooperatirve di produzione e lavoro) previste nel decreto del governo sulla fuoruscita dai lavori socialmente utili. Tutti questi provvedimenti, specifica Pizzinato, si aggiungono perciò ai pensionamenti anticipati (12 mila) nelle file dei 130 mila lsu, alle misure per il lavoro interinale, agli incentivi per l'assunzione stabile nelle imprese private. Il governo richiama infine a «uno sforzo congiunto» Comuni, Province, Regioni, forze sociali oltre naturalmente ai diretti interessati impegnati nei lavori socialmente utili. Ma sulla richiesta di aumento presentata dai delegati lsu napoletani al ministro Tiziano Treu la risposta resta negativa. E l'unica via d'uscita indicata da Pizzinato «in fase transitoria» per integrare le 800 mila lire è che «da parte degli enti promotori e dei gestori dei progetti di lavori socialmente utili si faccia svolgere un'attività lavorativa per più di 20 ore alla settimana». Insomma solo lavorando di più i «lsu» potranno aumentare le loro entrate. Il verde Pecoraro Scanio, che ieri ha ricevuto a Napoli uno dei leader dei lavoratori socialmente utili, Roberto Ascione, sostiene che appare «di buon senso» l'opposizione da parte dei lsu all'aumento delle ore lavorative a parità di salario, mentre riconosce che «l'assunzione generalizzata e indiscriminata negli enti pubblici sembra una richiesta di difficile accoglimento». Diffidente resta invece la Confartigianato che di fronte al versamento alle Regioni di altri 335 miliardi per i lsu teme che si «alimentino nuove forme o tentazioni assistenzialistiche» collegate a interventi o impieghi pubblici mentre «bisogna invece favorire la voglia di mettersi in proprio e cercare lavori veri e non occasioni occupazionali finte ed effimere». Riprende intanto il confronto tra Ferrovie dello Stato e sindacati di categoria (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fisafs e Sma) interrotto qualche giorno fa da questi ultimi, che contestavano la decisione aziendale sulla «divisione infrastrutture». Da oggi e per due giorni consecutivi azienda e sindacati torneranno ad incontrarsi nella sede delle Fs in una no-stop per affrontare e tentare un accordo su due questioni nodali, l'infrastruttura e il personale in esubero. Questo il risultato dell' incontro di ieri sera al ministero dei Trasporti alla presenza del ministro Burlando. In merito agli esuberi, oggetto di contrattazione territoriale, si farà il punto, secondo quanto si è appreso da fonte sindacale, sulle trattative locali ancora in corso. Alla no-stop, ma su un tavolo separato, parteciperà anche il Comu, il sindacato autonomo dei macchinisti. [r. r.] Il ministro del Lavoro, Treu
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