Ucciso per una lite tra ragazze di F. Xnil.

Ucciso per una lite tra ragazze La fidanzata aveva bisticciato con quella di un amico sulla piazza del paese Ucciso per una lite tra ragazze Napoli, una coltellata gli ha spaccato il cuore NAPOLI. Dagli insulti ai pugni, quindi alle coltellate. E' finita nel modo più tragico la lite fra due giovani che si sono affrontati nella piazza di San Giorgio a Cremano, un grosso centro alle porte di Napoli. Giuseppe Sorvolante, 22 anni, è stato ucciso con due fendenti sferrati al petto da un suo coetaneo, identificato dalla polizia ma non ancora arrestato. Il suo arresto, dicono in questura, dovrebbe essere una questione di ore. L'assassino, un muratore che conosceva da anni la sua vittima, ha ucciso per un motivo estremamente futile: un battibecco, uno scambio di ingiurie che poco prima c'era stato fra la sua fidanzata e la ragazza di Sorvolante. E' accaduto domenica notte. Come sempre nelle sere dei giorni di festa la piazza del Municipio di San Giorgio è affollata di giovani. Ci sono anche Giuseppe, la sua amica e un cugino, Alessandro. Sarà lui che, con altri testimoni, consentirà alla polizia di ricostruire le fasi dell'omicidio. Tutto commeia con una lite fra due ragazze: la prima, legata a Sorvolante, accusa la seconda di civettare con il suo fidanzato. L'altra, che da pochi mesi frequenta il muratore, risponde a tono. Volano schiaffi e insulti pesanti, si azzuffano anche i maschi che però vengono subito trattenuti dagli amici. Giuseppe ha avuto la peggio: un occhio gonfio e un labbro spaccato. Il cugmo lo accompagna al pronto soccorso, in ospedale, per medicare le ferite: «Sembrava fosse finita lì - raccon¬ terà in questura -: lui mi ha chiesto di accompagnarlo di nuovo in piazza, perchè voleva fare la pace con quella carogna che invece lo ha ammazzato come un cane». Ma l'atmosfera è tutt'altro che distesa nella piazza del Municipio. Il muratore è ancora lì, vicino alla sua moto e alla sua ragazza, e appena scorge Giuseppe si fa scuro in volto. Insulta ancora una volta il rivale, gli sferra un altro cazzotto. Giuseppe reagisce, la zuffa scoppia di nuovo violenta. E' a questo punto che compare il coltello. L'assassino lo impugna saldamente nella destra, e affonda due volte la lama nel petto della sua vittima. Sorvolante scivola lentamente sul selciato, tentando di aggrapparsi alle braccia del suo assassino che lo abbandona sul marciapiede e scappa, protetto dagli amici. Inutile la corsa in ospedale: «E' morto poco dopo il ricovero, le coltellate gli hanno spaccato il cuore», spiegano i medici. Le indagini commeiano non senza difficoltà. Quando arriva la polizia, la piazza del Municipio di San Giorgio a Cremano è infatti semideserta, e quei pochi passanti interrogati giurano di non aver visto né sentito nulla. Poi si delineano il movente e la dinamica del delitto. Alessandro e i suoi amici sono rintracciati. Raccontano di aver visto l'assassino colpire due volte Sorvolante: «Ha ucciso per una fesseria, una lite fra ragazze». [f. xnil.]

Luoghi citati: Napoli, San Giorgio A Cremano