LA VIOLENZA PERDENTE di Gianni Vattimo

LA VIOLENZA PERDENTE LA VIOLENZA PERDENTE NON è ancora chiaro se i pacchi bomba inviati al giudice Maurizio Laudi e al giornalista Daniele Genco siano stati confezionati per esplodere o semplicemente per spaventare. In entrambi i casi siamo in presenza di una preoccupante deriva di quella frangia di squatter che, fin dal primo suicidio del loro compagno Edoardo Massari e poi di nuovo dopo quello di Maria Soledad Rosas, hanno cominciato a usare irresponsabilmente la qualifica di assassini per chiunque si schierasse dalla parte dello stato di diritto. L'invio di una bomba, anche solo dimostrativo, è un atto di violenza che va riconosciuto e combattuto subito. Nessuno sforzo di comprensione delle ragioni della protesta sociale degli squatters, nessuna testimonianza di umana solidarietà per i due ragazzi morti, nessuna promessa di vigilare affinché i processi che li vedono coinvolti avvengano nel più rigoroso rispetto delle leggi sono parse sufficienti a chi ha confezionato le bombe. La dichiarata volontà di non comunicare con «questa società» è diventata anche pretesa assurda di sottrarsi alle leggi, con la conseguenza logica di considerare qualunque intervento del potere giudiziario nei loro confronti come una violenza privata a cui si deve rispondere con la vendetta. Il terrorismo ha purtroppo la triste caratteristica di funzionare anche quando a metterlo in atto sono piccole minoran- Gianni Vattimo CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA

Persone citate: Daniele Genco, Edoardo Massari, Maria Soledad Rosas, Maurizio Laudi