Gara tra auto nella notte, vince la morte
Gara tra auto nella notte, vince la morte Pomezia, in un tentativo di sorpasso travolgono altre 4 vetture: una vittima e 4 feriti Gara tra auto nella notte, vince la morte E' strage per una sfida di velocità ROMA. Un morto e quattro feriti sono il tragico bilancio di una gara fra auto lungo il litorale romano. L'incidente è avvenuto nella notte fra sabato e domenica. La zona tra Pomezia e Torvaianica è un susseguirsi di auto: il normale traffico locale del sabato sera, con l'aggiunta della folla di villeggianti del primo fine-settimana d'agosto. Una strada collega il litorale alla zona dei Castelli Romani, è la Strada Provinciale 101/b, impropriamente chiamata anche via del Mare. Intorno all'una e mezzo di notte la colonna di auto è continua in direzione dell'interno, molto meno verso il mare: in tanti rientrano dopo una cena lungo la costa tra Torvaianica e Pomezia. Probabilmente approfittano della strada 1 libera due Fiat Uno «turbo», dirette verso il mare. Sono perfettamente identiche come modello, diverse nel colore e nei componenti. Una verde, | l'altra grigia. Una è guidata da Marco Soggia, 20 anni, di Pomezia. Nell'altra, al volante vi è Maurizio Carbone, 25 anni; al fianco, la moglie: Miriam De Francesco, 21 anni. Con tutta la velocità concessa dal motore delle loro auto, si lanciano lungo un tratto rettilineo, quello che i locali chiamano «stradone». Siamo intorno al chilometro 19 della provinciale, al termine dello stradone vi è una curva: le due Uno vi giungono affiancate e a circa 150 chilometri orari. Non è chiaro se era in corso una gara programmata, fra persone che si conoscevano, e persino una scommessa. O se si trattava di una sfida spontanea, una di quelle competizioni casuali - ma di principio - che sorgono fra guidatori. Ne è chiaro se le due auto si siano toccate. L'unico elemento certo è che, giunte insieme alla curva, la Uno spostata sul lato sinistro della strada tenta il sorpasso. Non supera l'altra Uno, ma schizza improvvisamente sulla corsia opposta, travolgendo una Tempra, guidata da Renzo Sabeni. Per la violenza dell'urto la Tempra viene sospinta all'indietro, verso la lunga colonna di auto in arrivo dal litorale. Finisce su una Y10. Nel frattempo, l'altra Uno - forse perché toccata nel tentativo di sorpasso - si schianta contro il guardrail posto sul lato destro della strada. La potenza dell'urto, unita alla forza della velocità costringono il guidatore a perdere il controllo. Ma l'auto prosegue la corsa lungo la curva e perde velocità. Poi invade anche lei la corsia opposta di marcia, dove si va formando una fila per effetto del primo incidente. La Uno travolge altre due macchine: una Twingo e una Lancia, ferme nella colonna di auto. Gli incidenti diventano dunque due: fra il primo e il secondo vi sono circa 70 metri di distanza e l'intero campo dell'incidente è di oltre 200 metri, la colonna che si forma immediatamente dopo si misura in chilometri. I primi a intervenire sono i vigili del fuoco, a tempo di record: un camion che si trova a poca distanza per spegnere un incendio viene immediatamente dirottato verso il chilometro 19 della via del Mare. La gravità della situazione si rivela subito. Un corpo giace già in fin di vita lungo la strada. Si tratta di Miriam De Francesco, moglie di uno dei guidatori delle Uno impegnate nella gara: sbalzata fuori dell'auto nell'urto, ha il cranio sfondato. Gli altri feriti vengono estratti dalle auto dai pompieri. Per loro si tenta innanzitutto il ricovero nell'ospedale più vicino. Sono le tre di notte quando le autoambulanze giungono al pronto soccorso della clinica Sant'Anna di Pomezia. Soltanto una persona rimane lì, è la moglie di Renzo Sabeni, 60 punti di sutura alla testa. Le altre due vengono trasportate d'urgenza all'ospedale San Giovanni di Roma. Sono Renzo Sabeni, che ha riportato fratture multiple in tutto il corpo, e Maurizio Carbone, che versa in condizioni più gravi: oltre alle fratture ha riportato anche un trauma cranico ed è in stato di choc. Nel corso della notte e della mattinata di ieri i carabinieri di Pomezia hanno interrogato i testimoni e le vittime dell'incidente, che non hanno riportato ferite. Hanno potuto, dunque, ricostruire la dinamica. Non è stato però ancora possibile accertarne le cause. Carbone è in stato di choc, non è in condizioni di parlare e ancora non gli è stato riferito della morte della moglie. E' escluso che i due guidatori delle Uno fossero in stato di ubriachezza, «non evidente», almeno, hanno assicurato i medici agli inquirenti. [f. ama.] 1 | Ancora sangue e morti in incidenti stradali avvenuti per colpa della velocità e delle folli gare fra auto
Persone citate: Marco Soggia, Maurizio Carbone, Miriam De Francesco, Renzo Sabeni
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