Gonzàlez torna a indossare la toga di Gian Antonio Orighi

Gonzàlez torna a indossare la toga Sarà l'avvocato di Barrionuevo (10 anni per lo scandalo Gal) nei ricorsi al tribunale costituzionale Gonzàlez torna a indossare la toga L'expremier difenderà il suo ministro degli Interni MADRID NOSTRO SERVIZIO Mossa a sorpresa di Felipe Gonzàlez. A quattro giorni dalla condanna a 10 anni di carcere del suo ministro degli Interni José Barrionuevo e del suo sottosegretario alla Sicurezza Rafael Vera per la prima «azione» degli squadroni della morte anti Età dei «Gal», e mentre comunisti, democristiani baschi e l'antisociaiista «El Mundo» richiedono a gran voce che abbandoni la politica, l'ex premier socialista passa al contrattacco: difenderà personalmente Barrionuevo e Vera nei ricorsi al tribunale costituzionale entrando nel collegio di difesa. Se perde, è deciso a ricorrere al Tribunale dei diritti umani di Strasburgo. La clamorosa decisione di Gonzàlez, 56 anni, avvocato che non esercita la professione dal '74, quando venne eletto in pieno franchismo segretario generale del partito, è stata rivelata ieri da «El Pais». Secondo il giornale, l'idea di riprendere la toga è stata presa mercoledì a Tangeri, ove si trovava in vacanza, lo stesso giorno del¬ la sentenza contro Barrionuevo e Vera, di cui Gonzàlez ha sempre difeso l'innocenza. Il battagliero premier dall'82 al '96, noto ed abilissimo difensore di sindacalisti di sinistra durante lo spietato «tallone di ferro» del Caudillo, si è reiscritto venerdì scorso all'albo degli avvocati di Madrid, ove ha sede il Tribunale Costituzionale. «La sentenza che condanna Barrionuevo e Vera, profondamente ingiusta, sarà annullata e tornerà a risplendere la verità. Sono innocenti», di- chiarava tre giorni fa il delfino politico di Willy Brandt ed Olof Palme, attualmente deputato alla Camera, vicepresidente della Internazionale Socialista ed in pole position per la presidenza dell'Ue dopo il mandato di Santer. I popolari (destra-centro) del premier Aznar, che secondo il lider màximo del socialismo spagnolo furono «gli organizzatori di un complotto politico-mediatico per cacciarci dal potere utilizzando il sequestro Marey, esercitando inol¬ tre forti pressioni sul tribunale che ha condannato Barrionuevo e Vera», hanno fortemente criticato la discesa in campo di Gonzàlez. Già sabato il premier Aznar aveva detto, alludendo alle critiche dell'ex premier: «C'è chi non sa stare all'altezza delle circostanze». «L'ex premier ha partecipato alla nomina dei magistrati dell'Alta Corte quando era al potere - ha sottolineato Manuel Aguirre, vicecapogruppo popolare al Senato -. Anche se giuridicamente legittimo, entrare nel collegio di difesa è eticamente e moralmente inaccettabile». Anche Inaki Anasagasti, capogruppo alla Camera dei democristiani baschi, ha censurato Gonzàlez: «Quando l'ex premier era al potere, si è sempre rifiutato di far luce sui "Gal"». La Corte Costituzionale, in vacanza ad agosto, esaminerà il ricorso a settembre. La legge prevede che la difesa possa esporre le sue ragioni anche verbalmente. Gonzàlez è un grande oratore. E non ha mai perso da avvocai j una causa. Gian Antonio Orighi Esperto in diritto del lavoro, non esercita dagli Anni Settanta L'ex premier socialista Felipe Gonzàlez: 56 anni, pochi giorni fa si è reiscritto all'albo degli avvocati di Madrid

Luoghi citati: Madrid, Strasburgo, Tangeri