Csm, domani il nuovo vertice di Carlo Federico Grosso

Csm, domani il nuovo vertice Prima della pausa estiva dovrà essere eletta anche la sezione disciplinare Csm, domani il nuovo vertice Sarà un duello tra i due favoriti, Verde e Riccio ROMA. Domani l'assemblea del Consiglio superiore della magistratura in una seduta presieduta dal capo dello Stato eleggerà il nuovo vicepresidente, che dovrà essere scelto tra i 10 componenti di nomina parlamentare. A guidare la corsa alla «poltrona» occupata sino a qualche giorno fa da Carlo Federico Grosso è Giovanni Verde, «laico» eletto su indicazione del Ppi. Napoletano, 60 anni, sposato, con tre figlie, Verde è professore di procedura civile alla «Sapienza» di Roma, è avvocato civilista e amministrativista nel capoluogo campano ed è considerato tra i maggiori studiosi del processo civile. L'altro favorito è Giuseppe Riccio, eletto su indicazione dell'Udr. Coetaneo e concittadino del suo diretto concorrente, Riccio è docente di procedura penale alla prima università napoletana. L'elezione del vicepresidente è il primo importante adempimento del Csm che prima della pausa estiva dovrà procedere ad altre incombenze: decidere la composizione della sezione disciplinare e delle commissioni. Ma il lavoro vero comincerà a settembre, quando bisognerà innanzitutto discutere delle ipotesi di riforma del Csm scaturite dai lavori della fallita commissione Bicamerale. Nel suo ultimo giorno di attività la VI Commissione ha infatti approvato il testo di una relazione al Parlamento su questi temi, «incassando» l'opposizione dei consiglieri uscenti del Polo, che tra l'altro contestavano il diritto stesso del Csm di rivolgersi a Camera e Senato con un atto di questo tipo. Non solo: si preannuncia già fitto il calendario della sezione disciplinare: sono state fissate le udienze per la discussione dei procedimenti che riguardano tra gli altri l'ex gip di Milano ed ex consigliere del Csm Italo Ghitti, «sotto accusa» per un carteggio con Di Pietro sull'arresto del manager Tpl Mario Maddaloni: l'ex pm di Roma Francesco Misiani che deve rispondere dei suoi rapporti con Renato Squillante; il giudice di Milano Guido Salvini, che indaga su fatti connessi alla strage di piazza Fontana; il pm di Milano Gherardo Colombo, «sotto accusa» per i giudizi espressi sulla Bicamerale; il pretore di Maglie Carlo Madaro, per le affermazioni fatte in tre interviste; il giudice bresciano Fabio Salamone, ancora all'attenzione del Csm per non essersi astenuto nelle inchieste su Di Pietro; e infine il dossier dei penalisti napoletani che ha messo sotto accusa il capo della procura partenopea Agostino Cordova. [Ansa] HH Il vice presidente del Csm Carlo Federico Grosso

Luoghi citati: Maglie, Milano, Roma