Ma su Internet l'Italia è già sepolta
Ma su Internet l'Italia è già sepolta II nuovo sito della Lega rifiuta il suffisso .it. Ma c'è chi invoca il ritorno al federalismo Ma su Internet l'Italia è già sepolta C* E' sempre qualcuno, dentro la Lega, che resta sorpreso dalle svolte di Bossi. Dal 30 luglio, appena due giorni prima che l'Umberto mettesse il freno a mano alla secessione, chi si fosse collegato con il sito Internet del partito avrebbe trovato una gustosa novità: digitando il solito www.leganordsen.it, da sempre sigla delle pagine padane, si sarebbe trovato di fronte a un cartello di senso vietato con mia scritta inequivocabile: «Mai più.it». Accanto al disegnino, il rimando al nuovo indirizzo: www.leganord.org, con il suffisso «org» che, nel linguaggio delle rete, indica le organizzazioni non profit. Un cambiamento piccolo piccolo, ma presentato come una svolta epocale, in fiduciosa attesa del fantomatico suffisso «pdn». Niente drammi, comunque. Anche dopo il «contrordine padani» di Bossi, la voce telematica della Lega andrà avanti senza troppe preoccupazioni, in attesa della nuova contro-svolta del Senatùr. Andrà avanti con i suoi testi in inglese per spiegare al mondo intero che «Padania has always been part of Europe» e che «Padania wants to be free». Con i suoi rimandi ai «siti notevoli», dove i motociclisti padani coesistono con lo celebrazioni di Braveheart. Con il suo incredibile «tasto» che dalle pagine in inglese rimanda alla «padan version» in italiano. Andrà avanti soprattutto con il suo «forum»>, aperto ovviamente a tutti, stranieri e meridionali compresi. Oddio, non è che i naviganti padani fossero ossessionati dal tema della secessione. Il tema, dall'inizio di quest'anno, ricorre un centinaio di volte. Quasi tutte intorno a gennaio-febbraio, quando l'entusiasmo per i gazebi e per il Parlamento in affitto di Chignolo era ancora evidente, anche nella testa del segreta- rio. Molti interventi, poi, sono dedicati al prevedibile scambio di insulti tra militanti doc e «terroni rossi incazzati». Sarà un caso, ma il primo messaggio che viene fuori digitando la parola «secessione» è di quelli che farebbero drizzare i capelli persino ai duri e puri alla Borghezio: «I terroni sono una razza inferiore - scrive tal Brambilla Alberto -. Auspico un cataclisma che faccia affondare l'Italia da Varese in giù, visto che da vero leghista non sono mai sceso sotto Merano...». Uno scherzo? Non è da escludere, anche se dal tono delle risposte al «padano che sbaglia» l'ipotesi del messaggio apocrifo sembra più remota: «Non si creda che questo ebete sia un genietto isolato - dice una delle repliche -. Purtroppo molti militanti la pensano come lui...». Al «forum» della Lega la volgarità non manca, come non manca la goliardia. Magari involontaria, come quella del poeta padano che inneggia alla secessione in versi come: «Molto a Sud della Padania / Tu ci trovi la Campania /1 campani alla sera / Dicon tutti una preghiera / Oh Gesù se c'è un lavoro / Fallo fare tutto a loro...». Però, spulciando tra i messaggi, ci sono anche momenti di riflessione seria: «Io continuo a votare Lega perché spero in un ravvedimento di coloro che una sera a cena inventarono la parola Padania e cominciarono a evangelizzarla dimenticando tutto il buono che c'è nel federalismo per propagandare una secessione che ci ha ridicolizzato alquanto», scrive il moderato Rolando. «La secessiun è sicuramente un salto nel buio, e allora perché non rispolverare il vecchio progetto federalista?», insiste l'ancor più moderato Luca. «Molti di noi padani, convinti della bontà del progetto secessionista, ci dimentichiamo spesso della presenza delle infrastrutture tecnologiche italiane (quali Enel e Telecom, solo per fare un esempio). Nel caso di secessione, sarà necessario creare delle strutture tecniche di gestione delle infrastrutture, oppure lasceremo che gli italiani ci taglino i fui?», si chiede il pragmatico Corrado. Padani perplessi che si sommano a padani scettici. E allora vuoi vedere che in questi giorni, dentro la Lega, qualcuno sta tirando un sospiro di sollievo? Guido Tiberga «sar Al forum dei naviganti molti i «padanissimi» ma emergono i dubbi sull'indipendenza i FGANOR ss.ftftt ^m£Ì\n*j^ Ora *u questo s»««"lj_ A sin. la «home page» della Lega A destra Mei Gibson-Braveheart
Persone citate: Borghezio, Bossi, Brambilla Alberto, Gesù, Gibson, Guido Tiberga, Mei
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