Trombe d'aria in Canavese

Trombe d'aria in Canavese Castellamonte, sfiorata la tragedia durante l'inaugurazione della Mostra della ceramica. Viabilità e linee Enel in tilt Trombe d'aria in Canavese Evacuato un campeggio in Valcbiusella VALCmUSELLA. Si è sfiorata la tragedia, ieri pomeriggio in alta Valchiusella. A Trausella un campeggio interamente di belgi è stato distrutto da grandine, pioggia e vento. Per i turisti (un gruppo che da molti anni passa le vacanze nella zona) è stata una mezz'ora di autentico terrore: soltanto per miracolo, alla fine, non si è contato nessun ferito. Ed è stata una brutta avventura anche quella vissuta, sempre a Trausella, da alcuni scouts provenienti dal Biellese: hanno dovuto lasciare in fretta e furia il loro accampamento, per essere sistemati in una cascina. L'inferno è scoppiato poco prima delle 16,30, quando la valle e tutto il Canavese sono stati sommersi da un nubifragio. La comitiva di belgi - 85 persone in tutto, fra cui circa 40 bambini -, accampata in un prato in località Molino, è stata colta di sorpresa dal temporale: il vento e l'acqua hanno scalzato le tende e buttato all'aria tavoli, sedie e tutto quanto c'era sul prato. I campeggiatori, messi al sicuro i bambini, hanno fatto il possibile per salvare il salvabile. In loro aiuto, nel giro di pochi minuti, sono arrivati i carabinieri di Vico e di Ivrea, i vigili del fuoco e decine di volontari. I turisti hanno trovato subito una sistemazione. Una sessantina ha cenato e passato la notte nel salone della parrocchia, gli altri presso alcune famiglie del paese. L'emergenza in Valchiusella ha chiuso una giornata drammatica in tutto il Canavese, colpito da due nubifragi: il primo venerdì sera, con «epicentro» il Castellamontese; il secondo, ieri pomeriggio. Il bilancio è pesante. In tilt le linee Enel, numerosi centri rimasti fino a ieri senza corrente elettrica, alberi alti anche 15 metri sradicati: sull'autostrada A 5 Torino-Aosta poco dopo Scarmagno in direzio¬ ne del capoluogo piemontese grossi rami hanno ostruito la carreggiata mettendo in pericolo la circolazione. La furia del nubifragio si è anche abbattuta sugli spazi espositivi della Mostra della ceramica a Castellamonte, che proprio venerdì sera ha inaugurato la sua 38a edizione. Il centralino dei vigili del fuoco di Ivrea è stato preso d'assalto: tutte le squadre a disposizione sono state impegnate a lungo per riportare la situazione alla normalità. Disagi in particolare nelle zone di Scarmagno, Rivara e Favria per il black out delle cabine che alimentano la rete di distribuzione della corrente a bassa e media tensione e che servono in totale una ventina di Comuni. E nella frazione Priacco di Cuorgnè dove la furia del vento ha scoperchiato alcuni tetti. Ieri pomerig¬ gio, transito difficile sull'IvreaAosta nei tratti fra Banchette e Lessolo e vicino a Quincinetto. Paura e gravissimi danni a Castellamonte: la tromba d'aria si è abbattuta sulla città proprio mentre si stava aprendo la rassegna ceramica con l'intervento, nella sua veste di critico d'arte, di Vittorio Sgarbi. Sono andate distrutte tutte le scenografie all'interno della Rotonda Antonelliana dove è allestita la rappresentazione dei quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) realizzati da Carlo Zauli, Mimmo Paladino, Sergio Zanni ed Adriano Leverone. La furia del vento ha sollevato da terra, distruggendole, quattro stufe in ceramica pesanti più di 3 quintali (tra queste anche un pezzo unico, quella costruita da designer veneto Sante Segato). A sinistra le strutture sistemate nella Rotonda Antonelliana di Castellamonte per la Mostra della ceramica abbattute dalla tromba d'aria; a fianco la croce del campanile della chiesa di Santa Marta, nel centro di Agliè

Persone citate: Adriano Leverone, Carlo Zauli, Mimmo Paladino, Priacco, Sergio Zanni, Vittorio Sgarbi