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Il virus ammazza-perle fa aumentare i prezzi SAPER SPENDERE Il virus ammazza-perle fa aumentare i prezzi LA notizia lanciata dal Giappone che un virus minaccia le perle coltivate con conseguente rialzo dei prezzi ha convinto Ada a scriverci: «Ma le perle sono dunque destinate a sparire? Mi sono sempre piaciute e vorrei comprare una collana di perle tutte eguali. Devo fare l'acquisto al più presto? E a che cosa è dovuto il virus che minaccia le coltivazioni di perle?». Inutile aspettare, se si hanno i soldi per un acquisto certo importante, perché - indipendentemente dal virus che distrugge le perle - i prezzi di ogni bene rifugio sono sempre aumentati negli anni. Spiega il dottor Sergio Della Valle, perito per i gioielli: «Un tempo i molluschi utilizzati per la coltivazione delle perle venivano pescati in mare, ma una pesca indiscriminata ne ha compromesso la quantità. Si è arrivati così a raccogliere piccoli moluschi con tecniche particolari e ad allevarti; quando raggiungono l'età di due armi vengono venduti ai coltivatori di perle che li allevano ancora per un anno in baie particolari e ben protette, dove possono essere nutriti in modo adeguato. A questo punto sono pronti per il trapianto di nuclei che daranno origine alla fase della coltivazione vera e propria. I molluschi posti in particolari gabbie (che li proteggono dai predatori marini e consentono la pulizia delle conchiglie dalle incrostazioni) vengono immersi a varie profondità e tenuti costantemente sotto controllo». Certo l'mquinamento dei mari è un grave danno per la coltivazione delle perle, ma anche la temperatura dell'acqua è un fattore importante. «Ed ecco che il fenomeno della "marea rossa" crea allarme in Giappone - spiega l'esperto -. Significa che l'innalzamento della temperatura dell'acqua provoca ammassi di placton in decomposizione che causano la morte per mancanza di ossigeno». «Le ostriche perlifere - continua l'esperto - vivono a temperature tra i 13 e i 25 gradi; le perle Akoya sono prodotte in acque marine da un mollusco bivalve e sono sferiche con un co¬ lore che generalmente va dal rosa al bianco al giallo. Il diametro di una perla oscilla tra i due e i nove millimetri. Inutile dire che per i 9 millimetri si può arrivare a pagare parecchie decine di milioni». Certo anche la moda, oltre che le difficoltà della coltivazione, ha contribuito ad innalzare i prezzi. Dice Sergio Della Valle: «Un tempo i fili cu perle usavano in gradazione con quelle centrali più grandi delle altre. Ma da parecchi anni piacciono le collane con perle uniformi: la differenza anche solo di un millimetro nel diametro provoca un notevole aumento di prezzo esattamente come per la caratura dei brillanti. Ricordiamo alla lettrice che le perle hanno quattro caratteristiche importanti: 1) Size, ovvero "taglia", cioè le dimensioni; 2) Shape, cioè la forma che può essere sferica (la più comune), ovale, a goccia, barocca, ecc; 3) Sharie, cioè l'om¬ bra, una serie di caratteristiche che vanno dal colore all'iridescenza; 4) Skin, la "pelle", cioè la qualità della superficie. Ma quel che conta soprattutto è la qualità della coltivazione che consente la "perlagione" complessiva attorno al nucleo». Aumenti di prezzo? «Sono sicuramente già avvenuti per le perle di dimensioni più grandi, intorno agli 8 millimetri. Ma anche se parlare di sparizione delle perle è allarmistico, altri rincari possono derivare dale condizioni dei mari». •frln breve dall'avvocato Profeta per F. A.: «Supponendo che il sottotetto cui si riferisce sia di proprietà esclusiva, che il regolamento non ponga divieti, che il Comune abbia permesso i lavori e il cambio d'uso (è tutto possibile) e che i lavori non causino damii ad altri, l'unico appiglio che resta sarebbe quello della revisione della tabella millesimale con l'accordo di tutti i condomini (ben difficile da raggiungere) o per disposizione del giudice dopo una causa». ^Brevissima: «Il vino di sambuco si fa proprio con i fiori bianchi del sambuco - dice Bianca - con i frutti si fa marmellata o sciroppo». Simonetta