E l'Elisoccorso resta a terra di Angelo Conti
E l'Elisoccorso resta a terra E l'Elisoccorso resta a terra La nuova compagnia: in tilt per i burocrati H grande esodo è partito senza elisoccorso. Il «fiore all'occhiello della sanità piemontese» ieri mattina stentava a stare per aria: quattro basi su cinque avevano infatti dato forfait. Sulle piazzole di atterraggio gli elicotteri o non c'erano per nulla, o erano privi di parte degli allestimenti, oppure erano diversi (per modello e prestazioni) da quelli previsti. Insomma, un disastro per un servizio che costa ai contribuenti piemontesi 67 miliardi (in cinque anni) e che meriterebbe, considerata anche la delicatezza dei compiti, un'efficienza rigorosa. Solo nel corso della giornata la situazione è stata un poco corretta e, nel primo pomeriggio, altre tre basi hanno iniziato faticosamente ad operare. Ma Alessandria (proprio il centro che «copre» la Torino-Piacenza e la Voltri-Sempione) è rimasta tutto il giorno senza elicottero, Levaldigi ha potuto utilizzare soltanto un mezzo senza verricello (quindi inutile in montagna) e Borgosesia ha dovuto chiedere in prestito alla Valle d'Aosta una eliambulanza per recuperare un alpinista sul Monte Rosa. Fra i motivi di questa situazione il «cambio» sulle basi piemontesi fra la Elilario, la compagnia uscente, ed il subentrante consorzio fra la Elitaliana di Palermo (già controllata dall'Ente Minerario Siciliano), la Elios di Catania e la Free Air di Tarquinia. I nuovi gestori, che avrebbero dovuto prendere possesso delle basi con mezzi mo- j dernissimi, non hanno mantenuto gli impegni. Alessandro Giulivi, a nome del consorzio, ha addossato ogni colpa alla Regione: «Ci sono stati ritardi burocratici nell'apertura delle buste, avvenuto alla fine di aprile anziché a febbraio. Così ci siamo trovati con pochissime settimane per allestire un servizio complesso». Quanto alla tipologia degli elicotteri, di caratteristiche inferiori rispetto alle richieste, ci sarebbero problemi con il fornitore: l'americana Bell avrebbe infatti ritardato la consegna di due nuovi «430». Anche l'arrivo di un altro «412» sarebbe slittato di qualche settimana. Però il consorzio aveva già indicato alla Regione, tempo fa, le «sigle» dei mezzi destinati ad operare. Sono stati indicati elicotteri che non esistevano? La Regione ha effettuato i dovuti controlli? L'esito del recente appalto («al massimo ribasso») aveva provocato un certo sconcerto perché fra gli aggiudicatari c'era la società Elitaliana che aveva avuto parte prioritaria (fornendo gli elicotteri per le basi di Torino e Novara) nel Consorzio Nazionale Emergenza e Elisoccorso, l'organismo che fu decapitato da un'inchiesta della magistratura nel '93: tutti i dirigenti furono condannati, ritenuti colpevoli di avere pagato centinaia di milioni in tangenti all'allora assessore alla sanità, Eugenio Maccari, proprio per ottenere il servizio di clisoccorso. Angelo Conti Il grande esodo è partito ieri senza l'elisoccorso o con servizi limitati
Persone citate: Eugenio Maccari
Luoghi citati: Alessandria, Catania, Novara, Piacenza, Tarquinia, Torino, Valle D'aosta
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