II sindacato tra due fuochi

II sindacato tra due fuochi II sindacato tra due fuochi Equilibri politici e contratti nella partita di settembre ROMA. «Ci toccherà fare gli equilibristi»: è l'immagine efficace a cui ricorre un sindacalista per descrivere quello che spetterà a Cgil, Cisl e Uil in autunno. Strette, come sono, da tutte le parti: da sinistra, con Bertinotti che insieme a loro vuole rilanciare il «conflitto sociale»; dalla destra, che in autunno andrà in piazza per l'occupazione; dai suoi scontri interni, con quello ormai plateale tra Cofferati e D'Antoni sullo sciopero generale. Forse, allora, non sarà «distruttivo» come ha detto Cofferati, ma settembre per il sindacato italiano sarà, perlomeno, difficile. Anche perché non saranno stretti solo dalla politica: incombe la verifica sull'accordo del 23 luglio (la pensano allo stesso modo Cgil, Cisl e Uil?); e poi il rinnovo del contratto dei metalmeccanici («tutto rischia di scaricarsi sul nostro tavolo», ha profetizzato il leader della Federmeccanica, Andrea Pininfarina), le 35 ore e lo scoglio degli straordinari (per ora superato solo con un decreto-tampone) e, soprattutto il confronto sull'occupazione. Il clima, in autunno, dipenderà tutto o quasi da quest'ultimo tema. Settembre (o la Finanziaria) è stato posto come termine ultimo per vedere i risultati dell'azione del governo. Comunque è certo che gli equilibri politici e il ruolo che in questi vorranno giocare Cofferati, D'Antoni e Larizza, saranno decisivi. Uno sciopero generale (come chiede D'Antoni) potrebbe essere esiziale per Prodi. Almeno lo pensa Cofferati che frena. E dentro la Cgil, nella sinistra cresce il dissenso. Una sinistra che per l'autunno ha un progetto ambizioso, capace di pesare negli equilibri della Cgil: rimettersi insieme. Oggi c'è Alternativa sindacale (la minoranza congressuale guidata da Gian Paolo Patta), poi c'è l'Area programmatica dei comunisti (quelli di Rifondazione), quindi «i cani sciolti» che stanno nella maggioranza di Cofferati ma in fondo sono orfani del Bertinotti che in Cgil guidava «Essere sindacato» contro l'asse di allora, quello Trentin-Del Turco. In autunno potrebbero essere tutti insieme. Alternativa sindacale ha già dato il suo via libera a questo progetio. L'assemblea dell'Area dei comunisti si terrà il 25 e il 26 settembre. La settimana prima (ii 19 settembre) un'altra iniziativa non potrà non avere effetti sulla Cgil: sarà battezzato a Milano il «Forum sociale europeo antiliberista», promotori tanti sindacalisti (Giorgio Cremaschi, Adriana Buifardi, Mario Agostinelli, ecc.), che guardano a Pietro Ingrao come al padre putativo. Il 3 ottobre il Forum si sposterà a Francoforte, lì ci sarà anche la sinistra dell'lg Metal. La sinistra, dunque, in movimento, anche nella Cgil. In movimento è anche la Cisl. Il Consiglio generale sarà convocato a settembre per votare il terzo mandato a Sergio D'Antoni. Accade proprio quando D'Antoni sembra spingere l'acceleratore sul suo (e della Cisl) ruolo politico' prima il progetto della «Grande Cisl» (tra i soggetti sociali «cristianamente ispirati») che lo ha portato al divorzio con l'aggiunto Raffaele Morese e a prendersi qualche tirata d'orecchie da Franco Marini («pensi a rafforzare il sindacato»); poi la proposta dello sciopero e la rottura netta con Cofferati. La Cisl avvierà in autunno il suo rinnovamento interno. Si avvicinano alla fine dei mandati oltre a Morese, anche Luigi Cocilovo e Natale Forlani. In pole position per entrare in segreteria sono Pier Paolo Baretta, leader della Firn, Saverio Pezzotta (Lombardia), Renzo Bellini (tessili), Raffaele Bonanni (edili).. Antonio Uda (Sardegna). Cambiamenti in vista anche nella Cgil: andrà a Venezia Angelo Airoldi; in uscita forse anche Francesca Santoro. In lizza per la promozione Paolo Nerozzi (Fp), Antonio Panzeri (Milano), Emilio Viafora (Calabria), Carla Cantone (edili). Acque tranquille nella Uil. In segreteria è già stato promosso Luigi Angeletti (lui dopo Larizza?) ma per fare il balzo dovrà chiudere il contratto dei metalmeccanici. Confermata il 15 settembre a Bari l'Assemblea nazionale con Fossa, Cofferati, D'Antoni e Bassanini. [Ansa]

Luoghi citati: Bari, Calabria, Fossa, Francoforte, Lombardia, Milano, Roma, Sardegna, Venezia