Cecchi Paone bocciato in scienze

Cecchi Paone bocciato in scienze Polemica per il progetto del ministero. Il conduttore: «Solo invidia» Cecchi Paone bocciato in scienze Margherita Hack: no alla sua trasmissione a scuola ROMA. E' vero che ha il volto del ragazzo perbene e l'eloquio antiansiogeno, ma Alessandro Cecchi Paone non piace a Margherita Hack, l'astrofisica più famosa d'Italia, ospite fissa del piccolo schermo quando c'è da parlare di stelle e galassie. Furiosa, ha scritto una lettera al ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer per dissuaderlo dal diffondere nelle scuole le cassette della «Macchina del Tempo». «Sono sconcertata», si è sfogata, accusando il programma del giornalista-conduttore di essere una marmellata di «ambigui servizi sugli Ufo, "misteri" dell'antico Egitto, abominevoli uomini delle nevi...» che - sostiene - nulla ha che fare con la scienza. L'iniziativa è prevista per settembre, quando Mediaset metterà a disposizione una serie di puntate per vivacizzare le lezioni. Ma per Margherita Hack è un errore clamoroso mettere sullo stesso piano «La Macchina del Tempo» con «Superquark» di Piero Angela e «Leonardo», il Tg specializzato di Rai3, quelle sì - spiega dalla sua casa triestina - vere (e uniche) macchine di divulgazione. Così, Cecchi Paone viene descritto come «un personaggio che non solo risulta privo di competenza scientifica, ma che addirittura si è distinto nel passato per programmi in cui venivano spacciati per autentici e "scientifici" fenomeni prodotti da maghi, veggenti o guaritori». La scienza - continua - «è una cosa seria e la sua divulgazione (in un Paese tanto arretrato da questo punto di vista) ha bisogno di ben altro che di presentatori-intrattenitori che si improvvisano esperti». E allora di che cosa, professoressa? «Facciamo più scienza a scuola, senza portarci a tutti i costi la tv», ribatte, battagliera. Quindi, spazzati via quelli che considera diseducativi pseudo-servizi sulla nascita della vita o sul sapere astronomico dei Maya, propone di moltiplicare i professori: «Non è concepibile che uno solo insegni allo stesso tempo scienze naturali, fisica e matematica». Naturalmente, la replica di Cecchi Paone è partita subito: «Caro ministro, sono felice di informarla che sono già centinaia i provveditori, i presidi e i professori che hanno richiesto le cassette... Qualcuno però se l'è presa inspiegabilmente a male». E da Roma sottolinea: «Sospetto che dietro questa reazione scomposta ci sia la paura di Piero Angela di aver perso il monopolio informativo, di cui la Hack è uno dei protagonisti, e ci sia la delusione per l'esclusione di "Superquark" dalle scuole». Semmai - è la sua controaccusa - è il programma di Angela a essere sopravvalutato: «Purtroppo i suoi servizi, tranne qualche eccezione, vengono comprati all'estero, proprio come facciamo noi della "Macchina", perché in Italia non esistono più strutture in grado di produrre documentari». In realtà, si sa che la fama di Angela si deve anche ai suoi fortunatissimi «Viaggi», gli ultimi tra i dinosauri, nel cosmo, nel corpo umano (tutti rigorosamente «made in Rai»), e per questo Cecchi Paone sogna lo scontro finale, annunciando due mega-produzioni Mediaset per il '99 e il 2000, una sui dinosauri (tanto per non sbagliarsi) e l'altra sullo stato di salute del pianeta Terra. «Ho due regole: la prima è la massima attendibilità, la seconda è condividere l'emozione della scoperta con il pubblico». Quanto ad Angela, per riassumere le sue, ha scritto un libro: «Raccontare la scienza». [g. bea] Alessandro Cecchi Paone

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