Quaranta cavie per l'anti-pancia

Quaranta cavie per l'anti-pancia Si chiama Orlisat e promette di far perdere 25 chili in meno di 6 mesi Quaranta cavie per l'anti-pancia A settembre arriva la nuova pillola anti-obesità ROMA. Venticinque chili in meno di sei mesi. Non è il seguito di un film di Carlo Verdone e neanche una illusoria utopia, ma il risultato della nuova cura «antigrasso». Dimagrire si può, davvero: senza affanni, senza drastiche diete. Non servono farmaci «antifame» oppure operazioni chirurgiche. Basta una semplice ma rivoluzioaria pasticca. La pillola che riduce l'obesità si chiama «Orlisat» e da settembre sarà venduta anche in Italia. Per ora è possibile acquistarla soltanto in alcuni Paesi dell'Estremo Oriente e dell'America Latina. Ma la commissione medica ora ha dato il via libera alla commercializzazione anche in Europa. Un nuovo caso «Viagra» in vista? Di certo, questo è il momento delle pillole sintetiche in laboratorio. Per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Vuoi una pasticca per la depressione più sofisticata del «Prozac» e con meno effetti collaterali? Una per far scomparire le delusioni d'amore? Aspettate un po' e arriveranno anche quelle. Per ora, è nata quella per dimagrire. Per 40 pazienti la sperimentazione, che era già stata completata con grande successo negli Stati Uniti, è stata una manna dal cielo. Prima una vita grama: costretti ad arrampicarsi sugli specchi per dimagrire, a nascondere il proprio corpo, a sfuggire alla propria ombra. Due anni fa, poi, sono entrati in una clinica (due erano i laboratori, uno a Padova e un altro a Roma) per un ultimo tentativo. Risultato medio della terapia: 15 chili persi. Un sogno che, quindi, si concretizza, una nuova immagine da mostrare con felicità. E tutto grazie solo ad una sostanza sintetizzata artificialmente che durante la digestione riesce a bloccare l'azione di un enzima (la lipasi), prodotto dal pancreas, riducendo l'assorbimento dei grassi. Oltre all'effetto dimagrante, i pazienti hanno ri¬ scontrato anche una riduzione del colesterolo e dei trigliceridi. La pillola è stata sperimentata da due endocrinologi italiani: il professor Giuliano Enzi, titolare della cattedra di metabolismo all'università di Padova e il professor Giovanni Spera dell'università di Roma La Sapienza. Per loro, si tratta senza dubbio della «pillola del futuro». Un vero toccasana., quindi, per gli obesi che in Italia sono più del 30 per cento della popolazione. I pazienti sono stati scelti attraverso un indice di massa corporea, ovvero un rapporto altezza-peso. Nella metà delle pasticche però non vi era il farmaco. A turno. Questo per poter meglio confrontare i risultati finali. «Per gli obesi sperimentati - ha dichiarato il professor Giovanni Spera - sarebbe stata necessaria una dieta drastica. Sottoposti ad altre cure, inoltre, avrebbero sicuramente mollato. Invece, prendendo la pillola prima del pasto, ogni giorno per sei mesi, sono rimasti soddisfatti». L'unico effetto collaterale della pasticca antigrasso è, per i primi tempi, la diarrea. Un piccolo ma fastidioso tributo per il raggiungimento di un sogno. Ora potranno camminare tra la gente senza invidia né timori, [g. lam.] Una nuova speranza per gli obesi

Persone citate: Carlo Verdone, Giuliano Enzi