Flick mette setto accusa il giudice della somatostatina

Flick mette setto accusa il giudice della somatostatina Flick mette setto accusa il giudice della somatostatina LECCE. Accusato di avere utilizzato il suo ruolo per fini politici, criticando il presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica e il ministro della Sanità, il pretore di Maglie, Carlo Madaro, finisce nel mirino del ministro di Grazia e Giustizia Flick, che ha promosso nei suoi confronti un'azione disciplinare per le dichiarazioni contenute in tre interviste sul caso Di Bella. Dopo avere permesso agli ammalati di ottenere i farmaci previsti dalla contestata terapia anticancro, Madaro aveva rilasciato dichiarazioni all'indomani della decisione con cui la Consulta aveva accolto la sua eccezione di incostituzionalità sul decreto Bindi per la sperimentazione della somatostatina. E aveva sottolineato che il ministro della Sanità sosteneva una tesi smentita dalla Corte Costituzionale, aggiungendo critiche a Prodi per la sua posizione pro-chemioterapia e un invito a Scalfaro a sollecitare il Parlamento a legiferare in materia di tutela alla salute. Secondo l'atto di incolpazione, c'è stato «un chiaro, personalistico intento politico o quanto meno uno spiccato desiderio di entrare a far parte di uno schieramento politico, tale da ingenerare il sospetto che l'azione giudiziaria intrapresa a difesa del cittadino e a tutela del diritto alla salute fosse finalizzata a ottenere una candidatura politica e comunque manifestando un'oggettiva strumentalizzazione dell'attività giudiziaria per fini politici». La procura generale della Cassazione provvedere all'istruttoria e potrà chiedere l'archiviazione o il rinvio a giudizio. Il pretore rischia dall'ammonimento alla radiazione dall'ordine giudiziario. «E' una intimidazione grave. Se dovessero punirmi, sarebbe la prima volta in 50 anni di storia repubblicana che un magistrato viene sanzionato per le sue idee», dice Madaro, che nei giorni scorsi ha annunciato di volere istituire una commissione di esperti per verificare i dati negativi sulla sperimentazione della cura Di Bella. «Forse non è un caso che la notizia dell'azione disciplinare venga fuori adesso. Con me non usano gli stessi metodi che con altri magistrati abituati a parlare tutti i giorni. A meno che il ministro non voglia fare il forte con un debole e il debole con i forti». Le accuse di strumentalizzazione? «Calunniose. Possono scivo¬ lare in sede penale». Madaro non ha mai nascosto il desiderio di candidarsi: «Altri magistrati sono entrati in politica. E' magistrato Scalfaro, come Violante, come Di Pietro. Sono orgoglioso | di ciò che ho fatto. Ho aiutato ammalati che non hanno i soldi per comprare lo medicine. Ma chi non ha atteggiamenti in linea con il governo deve aspettarsi le intimidazioni. Per fortuna c'è il Csm». Sandro Tarantino «Madaro ha utilizzato il suo ruolo per fini politici, criticando Scalfaro, Prodi e Bindi» li pretore Carlo Madaro

Luoghi citati: Lecce, Maglie