Muore in cella dell'Aia l'unico accusato di genocidio

Muore in cella dell'Aia l'unico accusato di genocidio Creò i campi di concentramento dove tra il '92 e il '93 vennero massacrati migliaia di croati e musulmani di Bosnia Muore in cella dell'Aia l'unico accusato di genocidio «Attacco cardiaco» per il criminale di guerra serbo Kovacevic ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Il criminale di guerra serbobosniaco Milan Kovacevic è morto ieri nel carcere del Tribunale internazionale dell'Aia per i crimini di guerra in ex Jugoslavia (Icty). La causa della morte sarebbe un attacco cardiaco. «Kovacevic è deceduto di morte naturale» si è affrettato a dichiarare il portavoce del Tribunale, aggiungendo che le autorità olandesi apriranno immediatamente un'inchiesta per stabilire l'esatte circostanze del decesso. Kovacevic non è il primo detenuto a morire nel carcere dell'Aia. A giugno è stato trovato impiccato nella sua cella il serbo di Croazia Slavko Dokmanovic. Ex sindaco di Vukovar, Dokmanovic era accusato di aver preso parte all'esecuzione in massa di duecentoquaranta feriti croati, ricoverati nell'ospedale della cittadina della Sla- vonia, dopo che questa era caduta nelle mani delle truppe serbe al termine di un sanguinoso assedio durato oltre tre mesi. La morte di Milan Kovacevic crea quindi un certo imbarazzo alla Corte spesso accusata di lentezze burocratiche ingiustificate, e di pro¬ cessi marginali ai pesci piccoli mentre i veri criminali di guerra rimangono in libertà. Sembra inoltre che le condizioni di vita nel carcere dell'Aia siano molto dure, specialmente per i detenuti che si trovano nelle celle di isolamento. Milan Kovacevic è stato arrestato nel luglio del '97 in un'azione a sorpresa delle forze Nato stazionate in Bosnia. I soldati britannici hanno teso un agguato a Kovacevic e a Simo Drljaco, altro criminale di guerra serbobosniaco il cui nome si trovava sulla lista del Tribunale dell'Aia. Drljaco è stato ucciso nell'azione, mentre Kovacevic è stato trasferito in carcere all'Aia. E' stata la prima volta che le forze internazionali in Bosnia hanno arrestato un criminale di guerra. Un'azione di monito che ha portato in seguito alla resa e all'arresto di altri imputati. Ex sindaco di Prijedor, nonché ex direttore dell'ospedale di questa città della Bosnia Nord-occidentale, il cinquantasettenne Kovacevic è stato incriminato di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Era il primo e l'unico finora dei criminali di guerra che la Corte aveva accusato di genocidio. Milan Kovacevic era infatti coinvolto nella creazione dei famigerati campi di concentramento serbi di Omarska, Trnopolje e Keraterm. Tra il '92 e il '93 in questi campi sono stati torturati uccisi e massacrati migliaia di croati e musulmani di Bosnia. Sono state proprio le terribili immagini dei prigionieri del campo di Omarska a convincere la Nato a intervenire in Bosnia, bombardando gli impianti militari serbi. Il processo contro Kovacevic è iniziato un mese fa. L'uomo si era dichiarato «non colpevole», ma le prove a suo carico erano schiaccianti. Le condizioni di salute di Milan Kovacevic, a detta del suo avvocato, erano molto precarie. Fin dal momento del suo arresto i difensori avevano chiesto il suo ricovero in ospedale. Ma Kovacevic è rimasto in cella per un anno. Ingrid Badurina Un'immagine del serbo bosniaco Milan Kovacevic al tribunale dell'Aia

Luoghi citati: Bosnia, Croazia, Icty, Jugoslavia, Zagabria