La Turchìa «precetta» le moschee

La Turchìa «precetta» le moschee Nuova legge La Turchìa «precetta» le moschee ANKARA. Prima della pausa estiva il Parlamento turco ha approvato alcune leggi che pongono sotto il controllo dello Stato tutte le moschee del Paese, in un nuovo duro colpo contro il movimento islamico nell'ambito della campagna antifondamentalista . Il Parlamento, nel suo ultimo giorno di lavoro prima della pausa estiva, ha approvato due leggi che impongono il trasferimento entro tre mesi delle moschee sotto il controllo della statale Direzione per gli Affari Religiosi e richiedono un permesso per la costruzione di nuovi edifici destinati al culto. Il leader del partito filoislamico Fp, Recai Kutan, ha definito le leggi come un «sintomo della mentalità malata» che collega erroneamente le moschee al fondamentalismo. «L'ultimo trucco del governo», titolava ieri il quotidiano islamico «Yeni Safak», mentre il giornale del partito filoislamico Fp scriveva che «adesso tocca alle moschee», dopo l'approvazione delle leggi sull'educazione obbligatoria che hanno provocato la chiusura di numerosi istituti religiosi islamici e il decreto che ha autorizzato il licenziamento di dipendenti statali sospetti di legami con il fondamentalismo. La legge, che fa parte del pacchetto di provvedimenti antislamici voluti dai generali, è stata apporovata dopo un duro scontro fra i partiti di governo e l'opposizione islamica e del Partito della Giusta Via (Dyp) dell'ex premier Tansu Ciller. E' stato anche approvato un disegno di legge che vieta ai dimostranti di portare in piazza striscioni di formazioni fuorilegge e di abbigliarsi in modo da suggerire l'appartenenza a gruppi illegali. [Ansa-Agi]

Persone citate: Recai Kutan, Safak, Tansu Ciller

Luoghi citati: Ankara