La DiCaprio-mania spaventa gli ayatollah

La DiCaprio-mania spaventa gli ayatollah I ragazzi iraniani in delirio per la giovane star La DiCaprio-mania spaventa gli ayatollah TEHERAN. La «DiCaprio mania» ha colpito anche i giovani iraniani, creando allarme negli ambienti conservatori ostili all'influenza della cultura occidentale. A Teheran come in provincia vanno a ruba magliette, poster e riviste con foto della star italo-americana e, nonostante il bando imposto dalle autorità, il film «Titanio» ha investito il fiorente mercato clandestino delle videocassette. Negli ultimi giorni la stampa ha riferito di numerose «proteste di famiglie religiose», ma il fenomeno pare inarrestabile. Nella provincia settentrionale di Ardebil, giovani di entrambi i sessi tra i 15 e i 25 anni, «avidi di nuovi modelli» con cui identificarsi, fanno la coda davanti a edicole e negozi, e nella città meridionale di Ahwaz il prezzo delle magliette con la foto di Leonardo DiCaprio è raddoppiato in pochi giorni. La voglia di novità si scontra però contro enormi resistenze. Proprio ieri il giornale progressista «Tous» è stato proibito, e una trentina di integralisti hanno picchiato il direttore, Mahmoud Shams, e due giornalisti dell'agenzia americana Ap: un pachistano e un iraniano. [Agi-Ap-Ansa]

Persone citate: Leonardo Dicaprio, Mahmoud Shams

Luoghi citati: Teheran