D'Alema: Berlusconi sabotatore

D'Alema: Berlusconi sabotatore Il leader ds a Gallipoli: «Fini? Una bella scatola dal contenuto misterioso» D'Alema: Berlusconi sabotatore «La gente si allontanerà dalla democrazia» GALLIPOLI. «Se Berlusconi non avesse sabotato le riforme per un calcolo malfatto di interesse personale, il Parlamento le avrebbe approvate e avremmo avuto un momento di sintonia con il Paese». Lo ha detto Massimo D'Alema alla Festa dell'Unità di Gallipoli: «Tra qualche mese i cittadini avrebbero potuto eleggere il Presidente, invece lo farà il Parlamento. E quando, come temo, saremo alla quarantesima votazione, ci sarà un moto di disaffezione e delusione che allontanerà i cittadini dalla democrazia». Per D'Alema il 90% della responsabilità del fallimento della Bicamerale è di Berlusconi («un lascito cattivo della prima Repubblica»), ma parte della colpa ricade anche sulla «sinistra conservatrice che ha aumentato il sospetto che fare le riforme fosse una compromissione con gli altri». Per quanto riguarda il leader di An, Gianfranco Fini, «è una bella confezione: si presenta bene, non litiga mai con i giornalisti», tutte qualità che il leader ds «gli invidia». Ma per D'Alema «il contenuto di questa confezione è però misterioso» in quanto Fini ha manifestato debolezza nelle sue scelte appiattendosi sulle posizioni di Berlusconi. «Quando in Parlamento si è alzato ha detto: "Stiamo facendo un gravissimo errore a impedire le riforme ma non ci posso fare nien¬ te", mi ha fatto molta tristezza». Sul futuro del governo Prodi D'Alema è «fiducioso» e non crede che a settembre «ci sarà la crisi» perché Bertinotti «non avrà la forza di rompere in autunno. Lui ha sempre la tentazione di andare via ma non lo farà, perché il popolo di sinistra che noi rappresentiamo non vuole la crisi di governo, ci chiede di governare meglio». D'Alema si è poi soffermato sull'azione di governo. «Se dico che si sta logorando il rapporto tra governo e Paese, il premier non si deve risentire perché io sono parte di questa maggioranza». Ed a tal proposito ha ricordato di essere il leader del maggior partito di maggioranza precisando che se avverte «il rischio di logoramento è, primo, perché è vero, secondo per cercare rimedi, e non per dare fastidio». Riguardo al principale problema italiano, l'occupazione, «non si deve pensare che verrà da sola, ma siamo in una fase di ripresa benché inferiore alle attese», [r. i.] Massimo D'Alema

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