Prodi dopo il caffè smonta l'«Ulivo mondiale»
Prodi dopo il caffè smonta l'«Ulivo mondiale» Il primo ministro inglese, in viaggio per le vacanze in Toscana, ospite a Sasso Marconi. Al mattino colazione con il premier belga Prodi dopo il caffè smonta l'«Ulivo mondiale» A pranzo con i Blair in vacanza: non è un obiettivo da cercare subito IL RIPOSO SASSO MARCONI DAL NOSTRO INVIATO Tony Blair se ne va, sprofondato nell'ultima poltrona di una monovolume famigliare, accanto a sua figlia Kathryn, con l'aria soddisfatta di chi comincia le vacanze e di clii ha pranzato davvero bene nella corte rinascimentale un po' polverosa e rovente di Sasso Marconi. Saluta i poliziotti, i giornalisti, Prodi e signora. Saluta quei quattro vecchi contadini del borgo che hanno osservato la scena seduti su piccole sedie davanti agli usci delle loro case. Saluta anche la prospettiva politica di un «Ulivo internazionale» da realizzare in quattro e quattr'otto: «Non è un obbiettivo a breve...», dice Prodi subito dopo il caffè. E il premier britannico nemmeno risponde alla domanda. Ma semplicemente macina e rimacina la filosofia del suo Labour: «Occorre avere una politi- ca di ideali e di valori, giustizia sociale e opportunità individuali. Dobbiamo fare in modo che questi valori tradizionali trovino un'applicazione diversa nel mondo di oggi. Prodi diceva che l'economia è diventata globale e quindi dobbiamo pensare su scala globale». Anche in politica. Ma non subito, pare di capire. Veltroni aspetti. Vedremo. Anzi, vedranno Italia e Gran Bretagna al prossimo vertice bilaterale di novembre che Blair vorrebbe tenere nell'Irlanda del Nord. Vedremo. Ma pretendere da ieri troppa politica era sbagliato. I Prodi e i Blair (Cherie, la moglie, i tre figli, la suocera) sono rimasti due ore a tavola da soli. Un pranzo famigliare, da amici, tra amici. Gli staff a la piccola corte inglese erano a distanza, in tavoli ben separati da quello dei premier. Flavia Prodi ha regalato agli «amici» culatello, grana, tre ed (canzoni di Dalla, Zucchero e Ramazzotti). I Blair si sono compiaciuti della cucina di Marcello Dall'Aglio, chef della «Lo¬ canda». Il premier ha fatto il bis di tortelloni ai fiori di zucchine. Nessun altro, del tavolo dei premier, ha osato. Menù di stretta osservanza bolognese: oltre ai tortelloni, lasagnette con funghi al tartufo nero, filetto di manzo all'aceto balsamico, crema e frutti di bosco. Quattro doc dei colli bolognesi per berci su. Appena arrivato, all'aeroporto, Blair aveva fatto capire di voler mangiare bene: «I love Italy», amo l'Italia. Perché? «Cibo e cultura». E «sun», sole, ha aggiunto Prodi che gli era accanto. Di nuovo a San Gimignano, i Blair, come l'anno scorso; in un'altra villa, però, la Cusona di Girolamo Guicciardini, discendente del Granduca di Toscana e marito di Irina Romanov, discendente degli zar. E' il new Izibour. La zona del castello Derossi appariva prosciugata e deserta fin da mezzogiorno. Polizia ad ogni angolo a guardia di caldo e di mosche. Impossibile entrare nel vecchio borgo. Curiosi zero. Le due famiglie sono arrivate poco dopo la mezza, in pullman. E subito sono andate a tavola a stuzzicarsi con grana e rapanel- li. Di politica, Prodi, non aveva nessuna voglia di parlare: che ne dice di Di Pietro? «Niente». E allora prendiamo ancora una battuta trasmessaci dai due all'ora del caffè: «Tra Gran Bretagna e Italia il quadro economico è diverso... abbiamo discusso come armonizzare le politiche economiche europee». E buone vacanze. Ai Blair e anche ai Dehaene, Jean Lue e Celia, belgi, primo ministro e consorte, anche loro ieri a Bologna, dove sono sbarcati dal treno alle 7,30 del mattino per sabre, senza scorta e senza autisti, sulla loro Audi grigia, destinazione Civitavecchia e Sardegna. I Prodi sono andati ad accogliere anche loro; la signora Flavia, anche a loro, ha regalato culatello e grana. Un'ora di colazione in un bar di piazza Maggiore, a quell'ora deserta. Saluti cordiali da Bologna, bivio di premier in vacanza in Italia che, come dice Blair, «è un Paese meraviglioso», le. mar.] A sinistra I coniugi Prodi abbracciano i Blair all'arrivo a Bologna A destra il premier con il primo ministro belga Dehaene in un bar di piazza Maggiore
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