«Al casello diffidenti verso l'elettronica»

«Al casello diffidenti verso l'elettronica» GLI INGORGHI AL PEDAGGIO «Al casello diffidenti verso l'elettronica» E' \m ROMA ™ vero, anche noi abbiamo notato una certa diffidenza verso i pagamenti automatizzati». Non sa darsi una spiegazione di questo fenomeno Igino Lai, responsabile dell'assistenza operativa della Società autostrade, fenomeno che ieri ha provocato lunghe code ai pochi caselli con operatore e le proteste degli automobilisti. E' stata una giornata terribile ieri, come aveva previsto il calendario appeso nella sala operativa della Società Autostrade, dove, accanto alla data del 1 agosto c'è un doppio segnale: un panino rosso e un asterisco nero a indicare il giorno peggiore dell'anno dal punto di vista del traffico. «Ci illudiamo sempre che questa volta le "partenze intelligenti" saranno prese sul serio, ma non è mai così» dice Lai. L'obiettivo della Società autostrade è quello di automatizzare l'intero servizio, ma, forse, la gente non è ancora preparata. Concorda? «Attualmente il 50,3% dei caselli sono automatizzati, contro il 49,7% dove lavora un operatore. Si tratta di sistemi semplicissimi e ormai molto diffusi: chiunque nei negozi si serve di bancomat o carta di credito, perché non lo può fare in autostrada? Eppure anche noi riscontriamo una certa diffidenza». Forse queste nuove opportunità sono state poco pubblicizzate, non crede? «Lo escludo, gli spot attraverso radio e giornali, ma anche stille stesse autostrade, sono e sono stati martellanti. E' un fenomeno che non mi spiego» Come funzionano i sistemi di pagamento automatizzati? «Il più comodo in assoluto è il telepass, che consente di non fermarsi. Il terminale di bordo in¬ stallato sull'auto consente di registrare, con il semplice passaggio, l'entrata e l'uscita della vettura e di accreditare il pedaggio sul conto corrente. Carta di credito e bancomat (che deve avere l'indicazione fast pay) sono semplicissimi: basta inserirli e il pedaggio è accreditato, non è necessario neppure «digitare il codice. E poi la viacard, che consiglio a clù usa poco l'autostrada». Quindi, ad esempio, a chi parte in questi giorni? «Certo, basta acquistare una tessera a scalare deU'importo necessario per 0 viaggio. E' il sistema più semplice: funziona come la calta telefonica. La gente dovrebbe corninciare a programmare il viaggio esattamente come organizza la vacanza». Si riferisce alle "partenze intelligenti", suggerite ogni anno e puntualmente ignorate? «Sì, ma la colpa non è solo degli automobilisti. Prima di tutto le La Società Autostrade: metà delle uscite sono automatizzate, ma la gente, a differenza di quanto là quando compra, non ama pagare col bancomat o con la carta di credito Un'immagine eloquente: code al casello con esattore, nessun automobilista alle porte automatiche

Persone citate: Igino Lai

Luoghi citati: Roma