La suicida: perché mi salvate? di Enrico Benedetto

La suicida: perché mi salvate? Parigi, scrive ai medici: «Dovevate rispettare la volontà dei morti» La suicida: perché mi salvate? FPARIGI ALLITO suicidio con pubblico reclamo. In una lunga lettera al quotidiano di Clermont-Ferrand «La Montagne», la vedova del sindaco ps Roger Quillot uccisosi due settimane fa redarguisce chi la salvò in extremis (per il coniuge non c'era più nulla da fare) malgrado quel «Lasciateci morire» che i soccorritori trovarono sul tavolo. E' un'accusa, durissima, ai medici. Ma ancor più la denuncia di un sistema sociale impietoso verso quanti non vogliono più vivere. Li si rianima a forza. No grazie, dice Claire Quillot. Ma come la mettiamo con il giuramento ippocratico? La medicina ha per obiettivo guarire. Dinnanzi a Thanatos bisogna battersi: fuga o inerzia sono riprovevoli. Falso, obietta madame Quillot. «Forse che per interrompere la gravidanza non si accorda alle future madri la deroga negatami?». «L'eutanasia non c'entra» prosegue la sopravvissuta. «Se ho deciso di chiudere gli occhi con Roger dopo una malattia che lo tormentava da anni, bisognava lasciarmelo fare». «Era sufficiente non ostacolarci» rileva. Non domandarono di aiutarli a togliersi la vita, i Quillot. «Volevamo morire in pace, da soli. Ecco tutto. Perché impedircelo?». La notizia sollevò grande emozione a Clermont e nella Francia intera. Ex ministro, alla guida della Mairie da sempre, Roger Quillot era un notabile amato. E la «first lady» con lui. Coppia salda, coraggiosa nelle bufere politiche e private. Scrissero un addio al giornale. «E' il momento di calare il sipario. Lo facciamo sereni, dopo un'esistenza piena». Il salvataggio a tradimento non era in programma. Però neanche «i messaggi di amicizia e sostegno che ricevo da quel 17 luglio». «Mi aiuteranno a guardare avanti» conclude Claire, delusa ma grata. Enrico Benedetto

Persone citate: Claire Quillot, Roger Quillot

Luoghi citati: Clermont, Clermont-ferrand, Francia, Parigi