Bancarelle in Piemonte pari a cento ipermercati di Gianni Bisio

Bancarelle in Piemonte pari a cento ipermercati Una radiografia della Regione Bancarelle in Piemonte pari a cento ipermercati Giro d'affari di 7500 miliardi l'anno Ambulanti vincenti per frutta e pesce Il mercato ambulante gioca ancora un grosso ruolo nell'approvvigionamento, alimentare e non, delle famiglie piemontesi: la sua attuale rilevanza economica può essere paragonata a cento ipermercati con una superfìcie media di vendita di 6 mila metri quadri ciascuno. Il giro d'affari è stimabile intorno ai 7500 miliardi all'anno, l'8 per cento dei consumi globali della popolazione piemontese. Gli addetti al commercio ambulante sono 21 mila, mediamente 1,7 per ogni banco, considerando gli occupati a tempo pieno. Questi dati, insieme a tanti altri, emergono da due quaderni che l'assessorato al Commercio della Regione ha pubblicato in questi giorni per dare indicazioni e schemi progettuali concreti a tecnici e operatori sulla base di una vasta indagine statistica e di una ricerca sociale sulle caratteristiche del settore in Piemonte. «Anche il commercio su aree pubbliche è andato incontro, nel corso dell'ultimo decennio, a profonde trasformazioni - afferma l'assessore regionale al Commercio, Gilberto Pichetto e la fitta rete mercatale piemontese, che coincide con l'articolazione dei Comuni, si è fortemente professionalizzata, ha subito modificazioni e spinte che si sono intrecciate con l'evoluzione del commercio fisso, della piccola come della grande distribuzione». Se guardiamo all'impatto del mercato ambulante sulla vita quotidiana delle massaie, scopriamo che da esso proviene il 65 per cento della frutta e verdura, il 39 per cento del pesce e il 24 per cento di salumi e for- L'assessore Gilb rto Pichetto maggi consumati. In Piemonte ci sono oggi 969 mercati funzionanti, di cui 409 (42 %) di piccolissime dimensioni, cioè con meno di 10 banchi, 247 (25 %) ne hanno tra 11 e 30 e 218 (22 %) superano i 30.1 Comuni piemontesi senza attività di mercato sono 540, cioè il 44 per cento, in gran parte con popolazione inferiore ai mille abitanti. I banchi allestiti nei mercati annuali e stagionali sono quasi 70 mila di cui poco più della metà, 37 mila, per generi extraalimentari, 24 mila per alimentari e 7700 gestiti direttamente da produttori agricoli o allevatori. L'offerta cresce in proporzione alla dimensione dei Comuni: se nei centri piccolissimi si ha una media di 5,4 banchi ogni mille residenti, nei centri medi la disponibilità dei banchi sale a '8 ogni mille abitanti, mentre nei Comuni superiori agli 80 mila abitanti vi sono 30 banchi ogni mille residenti. Interessanti sono anche le indicazioni circa la concorrenza tra mercati ambulanti e commercio fisso. Si dice che in generale la grande distribuzione «copia» il mercato e cerca di sottrargli una parte di clientela, soprattutto nel settore della frutta e verdura, nel pesce, nella biancheria intima e nel casual. E' pur vero che l'ambulante perde quote di domanda verso la grande distribuzione, ma tende a rifarsi aumentando le dimensioni dei banchi e specializzandosi ai danni del piccolo dettaglio in sede fissa. In sostanza fra l'ambulante e l'ipermercato è il «bottegaio» più tradizionale a cedere. Gianni Bisio L'assessore Gilberto Pichetto Il mercato ambulante riveste ancora un ruolo importante per le famiglie piemontesi Secondo la ricerca della Regione le bancarelle soddisfano l'otto per cento dei consumi globali della popolazione Gli addetti sono circa 21 mila

Persone citate: Gilberto Pichetto, Pichetto

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