Del Piero: io e Maldini i capri espiatori

Del Piero: io e Maldini i capri espiatori Alex ha raggiunto il ritiro, ricorda con amarezza il suo Mondiale e vuole scaricare la rabbia a favore della Juve Del Piero: io e Maldini i capri espiatori «Ma almeno ho salvato il posto» CHATILLON DAL NOSTRO INVIATO Dove eravamo rimasti? Era il 3 luglio quando Del Piero usciva distrutto dall'avventura mondiale collezionando il secondo fallimento nel giro di un mese. Nel film della sua vita resteranno questi due spezzoni di pellicola che Alex il Fenomeno italiano non farà comunque nulla per cancellare. «Non sono abituato a piangermi addosso per aver perso» spiega ventotto giorni dopo la resa dei conti. Torna senza paure, senza complessi. Sfoglia l'album dei ricordi e sottolinea con la matita rossa i momenti più importanti di una stagione che è stata per tre quarti esaltante, per poi scolorire, sul traguardo, nel rimpianto e nella delusione. Del Piero, è pronto a voltare pagina? «E' un fatto naturale, io e la Juve siamo all'inizio di una nuova avventura: ci sono tante cose da scrivere». Ci faccia un riassunto delle puntate precedenti. Cosa racconterebbe a chi si fosse distratto negli ultimi mesi? «Che ho avuto momenti esaltanti e altri di sconforto. Come sempre l'altalena continua. Ho chiuso la stagione con due brutte sconfitte, ma ci sono aspetti positivi anche nelle difficoltà». Lei e Maldini siete i grandi sconfitti del Mondiale? «A me è andata meglio che al et perché almeno non ho perso il po- sto. Come sempre quando va male si cerca un capro espiatorio ed è stato facile trovarlo nel sottoscritto. Forse perché attorno a me c'era tanta attaesa. Io per primo volevo un Mondiale diverso». Ferrara ha detto che nei suoi confronti c'è stato uno squallido gioco al massacro. Condivide? «Premesso che in Francia sono stato benissimo perché la squadra mi ha messo nella situazione ideale, per il resto ero sempre al centro dell'attenzione e nei miei riguardi c'è stata disparità di giudizio. Sono stato trattato anche con cattiveria». Pensa di aver sbagliato qualcosa? «Sì i gol e basta. Ero pronto già prima del Camerun, con l'Austria stavo bene, con la Norvegia ho avuto tre palle-gol e purtroppo le ho fallite. La cosa peggiore è infortunarsi prima di un Mondiale e dover poi rincorrere la forma durante il torneo». In Francia cosa ha imparato? «Il Mondiale è un'esperienza utile. Per me non è stata positiva, ma tutto è importante per crescere». Ha fatto un pieno di stress? «Sono quattro anni che convivo con le tensioni. In Francia erano più accentuate, però chi gioca in Italia non ha paura di nulla». Ronaldo ha pagato a caro prezzo il fatto di essere al centro del mirino. «Mi spiace, sognava un epilogo diverso. Ho provato ad Amsterdam la stessa amarezza. Anche lui imparerà a far scivolare via vittorie e sconfitte anche se non è facile. Ronaldo tornerà forte come prima». Nei prossimi mesi dovrà prolungare il contratto. Pensa che il Mondiale le abbia fatto perdere potere contrattuale? «Non credo, ho sempre grande fiducia nei miei mezzi e non penso di essere un giocatore deprezzato. Troveremo il momento giusto per discutere, io e la Juve abbiamo una comunità di intenti». Non l'hanno lasciata tranquillo neppure in vacanza. «Su un giornale scandalistico sono apparsi giudizi pesanti su di me. Prima mi sono divertito, poi con il mio procuratore avvocato Pasqualin abbiamo deciso di sporgere querela contro chi ha scritto tante bugie. Hanno pure coinvolto i miei genitori con un'intervista, diciamo così, molto fantasiosa». Lippi ritrova dei giocatori delusi e altri esaltati dall'esperienza francese. Assemblarli sarà difficile? (Adesso andremo tutti in cantiere per una ventina di giorni. Al momento opportuno, noi sconfitti, cercheremo di incanalare la rabbia nella maniera giusta». La Juve ha cambiato pochissimo, quindi è meno forte delle altre? «Da tre anni ci snobbano, io spero che per la terza volta alla fine lassù ci saremo noi. Di sicuro combatteremo ancora di più anche se la pancia italiana è piena. Cercheremo di riempire anche quella europea». Le polemiche continueranno? «I veleni sono un fatto naturale del nostro campionato, chi vince è preso di mira. E se ci diranno ancora che rubiamo ci stuzzicheranno di più». Del Piero capitano, le piace l'idea? «Sarei contento di diventarlo, sarebbe una piacevole responsabilità. Ma per ora sono soltanto voci di corridoio». Fabio Vergnano «La Nazionale mi ha messo nelle condizioni ideali, ma ho ricevuto critiche anche cattive» «Non sono deprezzato Capitano? Sarei felice Ma pensiamo a vincere in Italia e in Europa» Alex Del Piero sfoglia l'album del Mondiale: «Ho sbagliato solo i gol: e Ronaldo tornerà come prima»

Persone citate: Alex Del Piero, Del Piero, Fabio Vergnano, Lippi, Maldini, Pasqualin