Gli «Avvocati» sospesi e risorti La notorietà che dura 15 minuti di Alessandra Comazzi

Gli «Avvocati» sospesi e risorti La notorietà che dura 15 minuti Gli «Avvocati» sospesi e risorti La notorietà che dura 15 minuti GALATEA Ranzi è una rocciosa attrice ronconiania, la protagonista, a esempio, degli «Ultimi giorni dell'umanità» di Krauss che Luca Ronconi allestì qualche anno fa al Lingotto di Torino, tra le locomotive che passavano in mezzo all'archeologia industriale. . La Ranzi, essendo giovane, seguiva il regista in tutte le sue indicazioni, compreso quel tipo di recitazione che spezza la frase in modo anomalo, apparentemente slegato da ogni esigenza sintattica. La giovane attrice, bruna, occhi chiari, aria austera sia pure vagamente torbida, dava l'impressione di essere stata segnata da Ronconi con marchio di fuoco. E forse questo per un'attrice è un po' limitante (nonostante la qualità del marchio): soprattutto, la bella Galatea rischiava di essere ancorata a ruoli drammatici, recitati in quel modo. Sarebbe stato bello, e per lei forse persino utile, vederla cantare e zampettare in un musical di Saverio Marconi, oppure recitare in una commedia di Feydeau. I L'altra sera è comparsa in teleI visione su Raidue, in un episo¬ dio della recuperata serie ((Avvocati», quella con Andrea Giordana che fa l'avvocato padre e Ignazio Oliva che fa l'avvocato figlio. Ed è comparsa ancora in un ruolo drammatico, che rendeva soprattutto con l'intensità degli occhi e con una recitazione tornata realistica, fuori dagli stilemi ronconiani. La Ranzi è fidanzata con un ragazzo, ricco e di buona famiglia, che però ha appena saputo di essere figlio non di entrambi i suoi genitori, ma soltanto della madre. Crisi. Si stacca da tutti, comincia a bere, fa debiti, conosce Galatea, si mettono insieme, lui la picchia, la maltratta, la accusa, sciorina il tipico comportamento degli alcolizzati. Lei cerca di accompagnarlo dagli alcolisti anonimi, lui si rifiuta, dopo un ennesimo litigio lei lo minaccia con la pistola. Scena successiva, il ragazzo è morto, la sua fidanzata è la prima accusata. La coppia di avvocati dovrà provare la sua innocenza. Naturalmente ci riuscirà. La serie, cominciata a fine maggio su Raidue, era stata presto sospesa per evidente delusione e scarsa resa. L'avvocato figlio è com¬ pletamente fuori ruolo, i comprimari sono scelti in modo approssimativo (l'altra sera il pubblico ministero aveva una voce orrenda: la può avere un pubblico ministero vero, non un attore), le storie sono raccogliticce e tirate via. Persino Adriana Asti, in questa puntata dal titolo «Colpevole», indugiava in boccacce e trasalimenti, sembrava che stesse recitando per il cinema muto. Due milioni 225 mila spettatori. Dario Salvatori conduce la mattina su Raitre un piccolo programma che si intitola «Famosi per 15 minuti», ieri c'era Nico Fidenco, quello del «Granello di sabbia» e di «Con te sulla spiaggia». Curiosa trasmissione. Che in questa fase viene usata come tappabuchi. Ma che è più di un tappabuchi, perché unisce televisione antica e televisione moderna, vecchi spezzoni e movimenti elettronici, con piccoli schermi truccati da animaletti che si muovono quasi ad investitire il presentatore, che è anche autore. Vale la pena dare uno sguardo. Alessandra Comazzi

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