Una Madonna spaventa Hanoi

Una Madonna spaventa Hanoi Vietnam, a La Vang sono attese 120 mila persone. Giallo sull'invito al Papa Una Madonna spaventa Hanoi Il governo boicotta le celebrazioni dell apparizione CITTA' DEL VATICANO. La Madonna fa paura al governo vietnamita; o almeno una particolare Madonna, quella venerata nel santuario di La Vang. A La Vang, vicino a Hue, l'antica capitale del Paese, duecento anni fa la Vergine apparve; e proprio per festeggiare i due secoli del santuario più antico del Paese è stato organizzato dal 13 al 15 agosto un pellegrinaggio nazionale. Ma le autorità stanno mettendo in opera - denuncia l'agenzia internazionale «Fides» un crescente boicottaggio, per impedire che l'avvenimento abbia rilevanza continentale, o almeno nazionale. La prima mossa riguarda i visti di ingresso nel Paese, che ha messo in atto una parziale liberalizzazione economica, ma ha mantenuto, e forse ulteriormente stretto, la presa sulla politica. Pellegrini provenienti dall'estero, vietnamiti della diaspora, religiosi e suore di vari Paesi - Francia, Italia e Stati Uniti - non hanno ottenuto il visto per recarsi al santuario di La Vang. Seconda mossa: all'interno del Paese la polizia sconsiglia il viaggio «per ragioni di sicurezza»; e le autorità sono ben volenterose nel sottolineare la presunta difficoltà per giungere al luogo della celebrazione; è stato detto che per raggiungere il santuario, situato circa 60 chilometri a Nord-Ovest di Kué, i fedeli dovrebbero percorrere a piedi trenta o quaranta chilometri. Invece La Vang si trova a sei chilometri dalla grande strada Al (quella che taglia il Paese in direzione verticale). Infine le agenzie di viaggio sono state sconsigliate dall'accompagnare i propri clienti a La Vang. Nel dicembre scorso il Dipartimento governativo del turismo ha vietato agli organismi statali e alle agenzie di viaggio di fare pubblicità sul santuario, e di trasportarvi turisti stranieri. Una posizione confermata dal direttore dell'Ufficio Affari Religiosi, che ha ristretto solo ai tre giorni di agosto i festeggiamenti, vietando però ai fedeli delle altre diocesi vietnamite e a quelli di oltre confine la partecipazione. Il governo ha paura; lo scontento nel Paese sta crescendo, la situazione economica - anche a causa della corruzione e dell'incapacità della pubblica amministrazione - peggiora, e gli investimenti stranieri sono calati del 50% negli ultimi due anni. Una manifestazione come quella di La Vang, in cui sono attese almeno 120 mila presenze, nonostante le restrizioni, è difficilmente controllabile. E in più, sarà forte la partecipazione delle minoranze etniche dell'interno, i cosiddetti «montagnards», in maggioranza cattolici e tradizionalmente in contrasto con il governo centrale. Non che si temano manifestazioni antigovernative; ma l'impressione è che i dirigenti comunisti di Hanoi non vedano di buon occhio la possibilità di contatti e incontri in un clima di generale critica e sfiducia verso gli eredi di Ho Chi Minh. Infine, un possibile «giallo» sull'invito al Papa. Il governo ha smentito di aver rifiutato una richiesta per la presenza del Papa in Vietnam dal 13 al 15 agosto. Ma il cardinale Pham Dinh Ding avrebbe presentato al governo una domanda ufficiale, per poter invitare il Pontefice, la cui venerazione per la Madonna è nota. Il Vaticano non ha formulato richieste; «una visita del Papa in Vietnam necessita di anni di preparazione», ha detto un ufficiale oltre il Portone di Bronzo. Ma a quanto pare il cardinale è stato «sconsigliato» di chiedere la presenza del card. Etchegaray alle celebrazioni. Figuriamoci il Papa. Marco Tosati! I vescovi vietnamiti avrebbero voluto invitare Wojtyla ma il governo non dà il permesso Papa Giovanni Paolo II E' nota la sua speciale devozione per la Madonna

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Francia, Hanoi, Italia, Stati Uniti, Vietnam