Sfogo in procura per il Cavaliere di Alberto Rapisarda

Sfogo in procura per il Cavaliere Sfogo in procura per il Cavaliere CALTANISSETTA Ieri mattina Silvio Berlusconi ha denunciato per calunnia il finanziere siciliano Filippo Alberto Rapisarda per aver raccontato che la mafia finanziò la Fininvest. Tesi confluita nel processo in cui è imputato a Palermo Marcello Dell'Utri e rimbalzata addosso a Berlusconi, che ora passa al contrattacco: «Sono qui perché altri l'hanno fatto prima di me», ha detto il Cavaliere al procuratore Giovanni Tinebra, e poi ha denunciato Rapisarda «e chi si è reso responsabile di concorso in calunnia». Dopo, Tinebra non ha parlato con i giornalisti, il suo aggiunto, Paolo Giordano, ha confermato «che l'on. Berlusconi ha presentato una denuncia. Se l'abbiamo sentito o meno formalmente redigendo un verbale non posso dirlo». Berlusconi ha confermato che con Tinebra e Giordano ha anche parlato del recente sequestro dei documenti contabili e dei libri dei soci delle sue 22 holding, disposto giorni fa con «decreto autoritativo» dal procuratore di Palermo Caselli, perché si accerti se siano state impinguate da soldi «sporclù» della mafia. E ricordando che Rapisarda è stato definito dagli inquirenti un «delinquente abituale» ha osservato: «Il mondo va alla rovescia. Purtroppo vi sono magistrati che proteggono i delinquenti e perseguono le persone perbene. Tra Berlusconi e Rapisarda non dovrebbero avere dubbi. Dovrebbero prendere Rapisarda e vietargli di danneggiare un cittadino perbene». La denuncia Berlusconi avrebbe dovuto presentarla per competenza territoriale a Palermo dove, dopo tutte le polemiche e le accuse sulle «Procure rosse», i suoi rapporti con Caselli e i magistrati che lavorano con lui non sono certo distesi. Ma la stessa Procura palermitana ha rimesso proprio a Caltanissetta i verbali dell'udienza di mercoledì 22 luglio a Palermo in cui, al processo Dell'Utri, temiero banco le dichiarazioni di Rapisarda. Assente il finanziere che un certificato medico ha descritto «molto stressato», Dell'Utri aveva ottenuto la parola dal presidente Leonardo Guarnotta. Oltre a smentire Rapisarda l'ex presidente di Publitalia e ora deputato forzista, aveva dichiarato che tempo fa lo stesso Rapisarda gli confidò di essere stato costretto ad accusarlo dai pm di Palermo «che gli avevano fatto balenare l'eventualità di un arresto». Quindi la trasmissione degli atti alla Procura nissena cui ieri, allora, ha fatto capo Berlusconi. [a. r.]

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