La Stampa - Consultazione Archivio

UN PICCOLO PASSO AVANTI UN PICCOLO PASSO AVANTI NEGLI Stati Uniti d'America, un Paese multirazziale che convive con il problema dell'immigrazione fin dalle sue origini non è immaginabile che uno straniero, in qualunque modo sia giunto in America, possa regolarizzare la propria posizione restando all'interno dei confini del Paese. Non potrà neppure cambiare il suo visto da visto turistico in visto di lavoro, per esempio, 0 prolungarne la validità. Dovrà prima uscire dagli Stati Uniti, rivolgersi a un consolato americano, dimostrare di avere 1 requisiti previsti, riempire tutti i formulari e rispondere con sincerità a tutte le domande che gli verranno rivolte. Quando avrà fatto tutto questo, lì, e non negli Stati Uniti, otterrà il visto desiderato. L'asilo politico, naturalmente, può costituire un'eccezione. Nel concederlo però gli americani sono molto restrittivi e vogliono assicurarsi che lo stato di necessità o di pericolo sussista per il singolo individuo e non genericamente per un intero popolo o una comunità. Se non seguissero questa linea di rigore, gli Stati Uniti diventerebbero un Paese invivibile: perché se molti vogliono andare in Europa, e molti perfino in Italia, tutti vogliono andare in America. La mitica carta verde, il permesso di lavoro e di soggiorno, è il sogno quasi sempre irrealizzato di centinaia di milioni e forse di miliardi di persone. America e Italia sono mondi assai diversi e non è ragionevole pensare di estendere semplicemente le leggi e i regolamenti dell'una all'altra. Ma tra la severità statunitense, che fa dell'osservanza della legge il primo e fondamentale requisito dell'accoglienza, e il sistema Boris Biancheri CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA