Mutuo pagato dal Pac

Mutuo pagato dal Pac Lasciare sul conto, senza farle gestire, le somme accantonate via via per estinguere un debito? Chi fa così ci rimette. Videa d'un promotore Mutuo pagato dal Pac CONSIGLI IL mutuo non è un debito ma un investimento. Partendo da questa idea, il promotore finanziario Umberto Maccioni, di Revigliasco (To), ha brevettato un originale «piano mutuo casa». Il meccanismo finanziario parte da due considerazioni: a) nel medio periodo i rendimenti obbligazionari e azionari superano sempre l'inflazione e quindi investendo in un fondo si può ricavare una performance superiore al tasso da pagare per il mutuo b) per rimborsare il debito ogni semestre bisogna accumulare mese dopo mese la somma necessaria; lasciare in parcheggio i soldi su un c/c oggi significa praticamente rinunciare a farli rendere. AVVIO CONTESTUALE La proposta di Maccioni consiste nell'avviare contestualmente al mutuo un piano di accumulo capitale, con quote mensili fisse, di un'entità tale che tenga conto di commissioni e trattenute fiscali e di un surplus tecnico per fare fronte a eventuali difficoltà di mercato. Nel prospetto informativo del promotore, a corredo del prodotto, oggi disponibile nella rete Genercomit, sono esaminati due piani di accumulo accesi a fronte di due mutui a 15 e 10 anni. L'ANTICIPO Il mutuo è un finanziamento fisso al tasso che oggi sembra astronomico del 16,38% ma che 10 anni fa era assolutamente la regola. Il finanziamento da 50 milioni dà luogo a una rata semestrale da 5.164.000 lire. Al sottoscrittore del Pac si chiede una capacità di risparmio da un milione al mese e la disponibilità, all'accensione del mutuo, di un capitale pari a 12 quote di investimento. Il primo versamento, infatti, è di 13 milioni, (i 12 di anticipo più il milione della prima quota). Da questo primo pagamento vanno detratte le commissioni di ingresso di 1.105.000 lire; su ogni successivo versamento da un milione gravano spese per 27.233 lire. Ogni mese il gestore acquista quote di un fondo bilanciato internazionale; ogni sei mesi, al pagamento della rata, il gestore vende le quote necessarie al rimborso del debito. BILANCIO Allo scadere del primo semestre, il sottoscrittore del piano mutuo si sarebbe trovato ad aver versato 18 milioni (12 di ingresso più sei pagati uno al mese) e ad avere quote del valore di 16.751.597 lire. Da qui sono state sottratte le 5.164.000 lire necessarie per il mutuo. Sul bilancio grava il forte peso delle commissioni iniziali. La crescita di valore delle quote da un lato e la possibilità di «spalmare» i costi iniziali su un periodo più lungo fanno migliorare di gran lunga la performance. Nel caso reale esaminato da Maccioni l'ipotetico sottoscrittore del Pac avrebbe alla fine guadagnato 28.171.264 lire, e cioè il risultato della sottrazione tra il guadagno derivante dalla rivendita delle quote rimaste alla fine del mutuo e il maggiore esborso affrontato dal debitore per alimentare il Pac. PRODOTTO Il prodotto finanziario brevettato da Maccioni è abbinato a una polizza vita che prevede, da parte della compagnia, l'estinzione del mutuo nel caso di premorienza del debitore; i premi assicurativi godono dei vantaggi fiscali nei limiti di legge. Dobbiamo dire che, con correttezza commerciale, l'autore del piano ha effettuato il confronto tra il pac e un mutuo a tasso fisso: se avesse scelto un finanziamento variabile, con par¬ tenza dall'88, i risultati sarebbero stati molto più favorevoli. Inoltre, il periodo considerato è stato uno dei più sfavorevoli in assoluto da trent'anni a questa parte. Per meglio valutare la validità del meccanismo sono però necessarie almeno due considerazioni: — il debitore deve avere alla sottoscrizione del mutuo una quota abbastanza significativa di capitale da impegnare nell'investimento; se i 12 milioni di partenza li avesse usati per abbassare il debito, il suo mutuo sarebbe stato di 38 milioni e la rata semestrale sarebbe scesa a 3.925.000 lire — negli anni considerati l'inflazione è stata a tratti molto alta e i c/c hanno reso; quindi, far stazionare ogni mese la quota destinata al pagamento del mutuo avrebbe fruttato interessi non del tutto trascurabili. Ipotizzando che il debitore investisse i 12 milioni necessari nel gennaio '88 e ogni mese le 139 mila lire non versate al Pac per 11 anni e che dal capitale così ottenuto detraesse la somma necessaria per pagare la penultima e l'ultima rata del mutuo, con un interesse medio del 5% (una quota molto modesta, visto che nel periodo i Bot sono arrivati a rendere il 15%) avrebbe ottenuto al termine del finanziamento la somma di 30.219.357 di lire, superiore al ricavo generato dal Pac. Ma non bisogna trascurare l'aspetto psicologico: con il Pac, il debitore è obbligato a risparmiare. Gino Pagliuca GUADAGNO DIFFERENZA VALORE DERIVANTE ope. CIFRA P.TF TRALASPESA DELLE QUOTE DALPAC . DATA oictSVita EFFETTIVAMENTE nn u mm SOSTENUTA . ALNETTODEL (VALORE DELLE QUOTE SOSTENUTA IMPIEGATA DEL MUTUO E LE RATE DEL RIMBORSO MENO MAGGIORE , MUTUO DEL MUTUO SPESARISPETTO - AL. MUTUO) ; ^flpBnBnRSRnnslR IBMPWQDWflfl BM^Mff^^HHWWHIB 3SS"58h WMiWHWWWpTfftBHP^^^^^^^Hl^^^ffi VANTAGGI OTTENUTI La colonna spesa sostenuta è b somma semestre: per semestre delle cifre versate per alimentare il Pac; La cifra effettivamente impiegata è invece La somma delle cifre che,,il netto delle commissioni, sono state impiegate nei l'acquisto di quote; la differenza tra la spesa sostenuta e il valore delle quote è il valore che si nomerebbe semestre per semestre vendendo le quote in proprio possesso dopo aver pagato la rata del mutuo: infine, l'ultima colonna è il guadagno reale dell'investimento; il risultato si ottiene sottraendo dalla cifra che si otterrebbe vendendo le quote rimaste al termine del mutuo il maggiore esborso sostenuto per alimentare il Pac. Un mutuo a 10 anni e (tasso 16,38%); Pac un Poe a confronto; mutuo da con un primo versamento pari 50.000.000 decennale con pagamento semestrale; rata da 5.164.000 a 13 mensilità da un milione; poi altre 107 mensilità da un milione. fonte; Prospetto depositato "Haccione" per Genercomit

Persone citate: Gino Pagliuca, Maccioni, Umberto Maccioni