ABBRACCI IN UNA CITTÀ MORBIDA

ABBRACCI IN UNA CITTÀ MORBIDA FOTO ALLA LIBRERIA AGORA' ABBRACCI IN UNA CITTÀ MORBIDA Nelle installazioni di Cristina Tamagni corpi di ragazzi nelle anonime periferie Adue passi da piazza Carlina, l'Agorà è non solo la più fornita libreria torinese specializzata in fotografia, ma è anche effervescente spazio espositivo dove ogni mese i librai-galleristi Bruno Boveri e Rosalba Spitaleri «mettono in mostra» fotografi di fama e giovani «emergenti». E' il caso quest'ultimo di Cristina Tamagni, trentaduenne di Rimini, che presenta fino al 31 luglio quattro installazioni costituite da sei fotografie a colori accostate in due sequenze sovrapposte a formare un'opera unitaria. Nella fascia superiore si vedono scorci urbani, irti di anonime case di periferia, mentre in basso si stendono corpi di ragazzi: un lei e un lui abbracciati, l'artista stessa allungata sul fianco. S'istituisce così un contrastato dialogo tra le immagini, dure e fredde, poste sopra e quelle di sotto, connotate da un caldo intimismo. Come afferma il titolo, è una «Soft city», una città morbida dove «c'è bisogno di abbracciarsi», scrive con la consueta sensibilità Bruno Boveri. Guido Curio Libreria Agorà, via S. Croce O/E Martedì-sabato 9,30-19; lun. 15-19

Persone citate: Bruno Boveri, Cristina Tamagni, Rosalba Spitaleri, Soft

Luoghi citati: Rimini