I viaggi della Fede

I viaggi della Fede I viaggi della Fede TEMPO di vacanze, tempo di viaggi. Ma anche «tempo dello spirito», se sotto questo termine si intendono quei percorsi itineranti del corpo e dell'anima che vanno più comunemente sotto il nome di «pellegrinaggi». Se nella stagione estiva è no- torio che molti cercano un antitodo a rumore, inquietudini e frenesie della vita quotidiana rifugiandosi in conventi e centri di spiritualità attrezzati, è anche vero che nella stagione delle grandi migrazioni per ferie, come l'estate, anche i pellegrinaggi tendono ad intensi¬ ficarsi come peculiari «ferie dello spirito». Provvede al coordinamento della rete di itinerari religiosi (ufficialmente dal 1924, di fatto dal 1911) l'Opera Diocesana Pellegrinaggi (corso Matteotti 11, numeri di telefono 011/561.35.01 e 011/561.70.73) diretta da Monsignor Oreste Bunino. Ed è proprio l'Opera, per bocca del suo direttore Mario Valente, a dare nozione del più generale trend di partenze nella «calda estate '98»: «Lourdes stazionaria - dice Valente -, Fatima in buon aumento, come la Terra Santa e San Giovanni Rotondo, i luoghi di Padre Pio». Per avere un'unità di misura, nel '97 sono partiti con l'Opera da Torino in 17.643, di cui la maggior parte diretti a Lourdes, 1350 circa a Fatima (nel '94 erano stati un migliaio) e pochi di più (1.450) in Terra Santa. Una decisa spinta verso l'alto dovrebbe venire dal Giubileo «per il quale - sottolinea Valente - stiamo già lavorando, nelle due direzioni di Roma e Terra Santa». Allo stesso modo l'Opera si sta attivando in vista della prossima Ostensione della Sindone. A Lourdes, che mantiene il primato degli arrivi (esattamente 7415, nel 1997) si va in pullman (6 giorni), in aereo (3/5 giorni) o utilizzando la formula mista dell'andata in bus e ritorno in aereo (durata 4 giorni). A meno di non salire sul treno speciale nel viaggio di 6 giorni presieduto dal Cardinale Arcivescovo Saldarini, in programma dal 9 al 14 settembre prossimo. «Gettonabili» si prospettano, dal punto di vista più turistico, i viaggi in Terrasanta, anche per via delle «estensioni» in Sinai o in Giordania (e perché la situazione in Palestina appare decisamente più propizia che in passato alle visite turistico/religiose). Accusato di essere demodé, trascurato talvolta dagli stessi sacerdoti che preferiscono talvolta il «do it yourself», il pellegrinaggio continua, come in passato, ad interessare soprattutto anziani e donne: i giovani vi compaiono prevalentemente nei gruppi famigliari e in maggioranza verso Lourdes, meta in grado di attrarli più che altre destinazioni insolite e meno affollate come Cascia (S. Rita) o La Salette, celebre santuario della Madonna nei pressi di Grenoble, che pure compaiono sugli opuscoli dell'Opera. Sempre assistito, per definizione, da una guida spirituale (e per questo preferito ad altre formule), il pellegrinaggio richiama inoltre - strano a dirsi anche i non credenti, per nulla obbligati, come comunemente si crede, alla partecipazione a riti e preghiere in comune, ma al solo rispetto delle credenze altrui. La motivazione di molte adesioni più prettamente «laiche» appare evidente: questi viaggi dello spirito costano dal 15 al 30 per cento in meno delle analoghe iniziative «mondane», e qualcuno, giustamente, ne approfitta. . Massimo Boccaletti I viaggi della Fede Lourdes (nella fola) è anche quest'estate la mèta principale dei pellegrinaggi

Persone citate: Boccaletti I, Mario Valente, Oreste Bunino, Padre Pio, Saldarini

Luoghi citati: Giordania, Lourdes, Palestina, Roma, San Giovanni Rotondo, Torino