Per i ragazzi inquieti cancellate e cancelletti

Per i ragazzi inquieti cancellate e cancelletti I giovani, i valori, il dialogo. E qualche riflessione Per i ragazzi inquieti cancellate e cancelletti STORIE DI UN'ALTRA TORINO UN po' di anni fa c'era Capanna, Mario Capanna, che tirava uova a quelli che andavano alla prima della Scala di Milano. I giornali di allora deprecarono il gesto dissennato e fecero riflessioni sui giovani che rifiutavano i valori e il dialogo... Lo scandalo fu tale che ancora oggi ce lo ricordano. Solo che il tempo ha lavato quell'episodio dalla patina di gravità, di durezza, di sinistra minaccia che lo ricopriva. Adesso ripensandoci ci viene da ridere. Anche perché Capanna nel frattempo si è messo a scrivere libri che contengono ottimi consigli per i giovani... Consigli fatti di comprensione, di tolleranza per la civile convivenza. E allora cos'è che ci fa ridere quando ripensiamo a quell'episodio? E' la rigidezza di quella Milano che si celebrava con cerimonie impellicciate. E' la tracotanza di quelle signore che non vogliono vedere altro da quello che sono loro... La cecità di chi sbandiera il proprio tasso di colesterolo alle stelle come simbolo di benessere: ci fa ridere quello che più che benessere è benavere... E questa era la Milano di allora. Un po' di anni fa c'erano i ragazzini sotto l'androne del Teatro Regio. Passavi di là e non potevi fare a meno di fermarti: ballavano. Cose strane, break-dance, roba americana, e poi anda- vano sullo skate-board... Il pavimento dell'androne del Regio è irresistibile... Una volta ho visto un gruppo di signore che andava alla Lucia di Lammermoor, una decina di Gine e Pierine e Teresi¬ ne che scendevano da un'autobus targato Ve. Erano allegre: andavano all'opera. Solo che sotto l'androne c'erano i ragazzini: strano perché di solito all'ora degli spettacoli se n'erano già andati... Quella sera imo arriva a velocità supersonica sullo skate-board e investe di striscio una Teresina che va giù per terra... Urla: allo scippo! Macché scippo, si ferma un altro po' di pellicce, qualcuno insegue i ragazzini che però sono più veloci... La signora di Ve si rialza con l'aiuto delle amiche... Commenti sui giovani, sulla violenza urbana... Ad un tratto un fischio acuto dalla parte di via Verdi: sono tornati i ragazzini, saranno sette o otto, si son messi tutti in fila e si sono abbassati i pantaloni: le Gine urlano, le Pierine si mettono la mano davanti alla bocca dallo ' scandalo, adesso sono uscite anche due maschere del Regio, che provano a rincorrere i ragazzini, ma... Entriamo, va' lasciamo perdere 'sti maleducati, va'... Entrano nel foyer le signore, mentre la Teresina caduta si spolvera ancora la pelliccia, poi si ferma in coda alla biglietteria, chiama intorno le sue amiche e fa: però l'avete visto il primo a destra, quello un po' più grande, aveva un culetto mica male! E ridono mentre vanno a sentire i sospiri ardenti di Lucia. E questa era la Torino di un po' di anni fa. Da un po' di anni al Teatro Regio hanno messo una cancellata, di ferro, pesante e i ragazzini non ci sono più: dove saranno andati? Anche il Teatro Stabile ha messo i cancelli. Nella vetrinetta di via Po: un cancelletto basso, niente a che vedere con quelli del Regio, roba proporzionata al finanziamento pubblico, ma utile allo scopo: tenere lontani i ragazzini, che, per carità, non si .siedano sulla balaustra. E' questa la Torino di oggi? Gabriele Vacis na cancellata clic chiudi' l'accesso (il porticato del Regio

Persone citate: Capanna, Gabriele Vacis, Mario Capanna, Teresi

Luoghi citati: Milano, Torino