Torino Set

Torino Set Torino Set di Stefano Della Casa CINEMA e guerra. Solo chi ha vissuto quel periodo si può ricordare l'angoscia degli allarmi, il terrore dei bombardamenti, la devastazione delle bombe; ma anche il fatto che la programmazione dei cinema (pur limitata negli orari e sottoposta a strettissimi vincoli) fosse di fatto l'unico passatempo praticabile. Il fascismo, che aveva dato grande importanza al cinema, se ne ricordò anche quando la guerra si fece più cruenta e la disfatta era ormai annunciata: nel marzo 1945, infatti, un grande schermo collocato in piazza San Carlo dall'«Attualità cine» proiettava dalle 10 alle 12 e dalle 14,30 alle 18 i più recenti cinegiornali, che cercavano attraverso la propaganda di celare l'avanzata degli alleati e l'insorgere delle formazioni partigiane. Ma l'8 marzo dello stesso anno le autorità tedesche chiudono e requisiscono d'ufficio il cinema Vittoria, destinato a magazzino per le truppe d'occupazione. E i bombardamenti avevano ovviamente interessato anche le sale. L'8 dicembre un bombardamento causa 212 vittime tra i civili e distrugge il cinema Massimo e il Teatro di Torino (a tutt'oggi non ripristinato: ne resta ancora la facciata, proprio di fronte al Massimo): in quest'ultima sala era appena stata proiettata una copia sonorizzata di «Cabiria». Il 13 luglio 1943 si registra il bombardamento più duro, pochi giorni dopo quello romano su San Lorenzo: 792 morti e, per quanto riguarda il cinema è la volta del Fortino di via Cigna, che rinascerà infatti come Nuovo Fortino.

Persone citate: Stefano Della Casa

Luoghi citati: Torino