Vicini e lontani

Vicini e lontani Vicini e lontani Keiko Ghio Rileggete con attenzione il nome: poteva esserci un cognome italiano che assomigliasse di più ad uno giapponese che «Ghio»? Probabilmente no. Il mixage è quindi perfetto. Perfettamente italonipponico. Come tutto quanto concerne la signora Keiko, nata a Tokyo, ma presto affascinata dalla cultura italiana. E' a Tokyo, infatti, che Keiko ha conosciuto il suo futuro marito, Domenico Ghio, allora direttore dell'Istituto Italiano di Cultura. Lo ha seguito un po' in tutto il mondo per approdare finalmente in Italia nell'80. E in Italia, a Torino, Keiko è diventata definitivamente italianissima. Non solo con il suo bel modo di parlare - e scrivere - la nostra lingua (è sua la traduzione di «Rashomon»), ma anche nello sposare a 360 gradi la nostra cultura. Quella del cibo compresa. Quasi dimenticati «sushi» e «tempura» - i suoi amici qualche volta glielo rimproverano - Keiko è diventata così esperta di cucina nostrana da firmare uno dei più diffusi ricettari italiani mai stampati in Giappone. Non solo: proprio in questi giorni mcomincia a circolare a Tokyo - e la prima edizione è di circa trentamila copie - la sua raccolta di raccontini gastronomici dedicati alla vita e alla cucina torinese. Si parla del Lungo Po e delle pasticcerie più famose, dei vini piemontesi e dei grissini, di vendemmia nelle Langhe e di Residenze sabaude. Il tutto legato da brevi storie affettuose che fanno venir voglia ai giapponesi di conoscere di persona Torino. Grazie, Keiko, per la promozione... Thomas Lussi Gli esperti di stile, ma anche i modaioli sempre alla ricerca di novità intriganti, da anni conoscono e apprezzano Margiela, lo stilista che ad ogni stagione canonica per le sfilate presenta con grande successo al pubblico più sofisticato i suoi capi realizzati con materiali di riciclo. Beh, dire che Thomas Lussi è il Margiela made in Turin forse è eccessivo. Certo è che Thomas da tempo si dà da fare per nulla buttar via e tutto trasformare. Lo fa con ottimi risultati, con la complicità del padre e dei fratelli, tutti creativi, un po' artigiani, un po' artisti. Lavorano, i Lussi, con tutto quanto loro capita sotto mano: ritagli di pelletterie, campionari di tapezzerie, cartoni, stoffe, cravatte d'antan. E non solo per realizzare capi di abbigliamento: di recente hanno recuperato i vecchi dischi di vinile e li hanno trasformati in orologi. Allo studio c'è il riciclo dei circuiti usati dei floppy disk con destinazione ancora ' sconosciuta. Comunque in un gioco denso di citazioni che lega vecchie e nuove culture. Thomas - un ragazzone grande e grosso, piglio sicuro e viso da bambino - ha una grande passione per il suo lavoro. Ma crede soprattutto nell'importanza dell'artigianato, quello «di strada», che coniuga capacità artistiche e manuali con una ricerca dinamica, sempre a contatto con la gente e offre a molti giovani la possibilità di esprimersi. Thomas ci si dedica con entusiasmo e vigore. Mentre sullo sfondo resta il fantasma affascinante di Margiela e i suoi straordinari successi internazionali...

Persone citate: Domenico Ghio, Ghio, Keiko Ghio, Margiela, Thomas Lussi

Luoghi citati: Giappone, Italia, Tokyo, Torino