«REGIO, BRUTTA STAGIONE»

«REGIO, BRUTTA STAGIONE» LO DICO A TORINOSETTE «REGIO, BRUTTA STAGIONE» «Sentirsi vivi, in provincia» «Auditorium, e adesso?» Regie, sto cen Buricco Avendo ormai da tempo, insieme ad altri abbonati, maturato la convinzione che sul Teatro Regio i giudizi degli organi d'informazione e della critica musicale nostrana siano un po' troppo in sintonia con le scelte dei responsabili dell'Ente, vorrei esprimere alcune considerazioni: trovo la «stagione» del Regio programmata per il 1998-99 la più banale e meno interessante degli ultimi anni, sotto il profilo dei «titoli», dei direttori e degli interpreti. Il tanto conclamato «restauro acustico» della sala del teatro è un completo fallimento: l'orchestra è sempre più invadente e riesce a coprire completamente le voci del palcoscenico. A Torino, oltre alle varie manifestazioni musicali, opera un'ottima orchestra sinfonica e non si sentiva la mancanza di una ulteriore stagione concertistica. La proposta coraggiosa e innovativa di Alessandro Baricco e di altri intellettuali è stata vergognosamente ignorata. La concezione che da sempre ha ispirato i responsabili del nostro teatro lirico è stata timorosa e provinciale. Luca Cantarella, Torino Anziché cozza Sono madre di un ragazzo che suona in un gruppo rock, e sono socia del «Confronto», associazione culturale e-di volontariato nata a Verolengo per offrire occasioni di sopravvivenza mentale a chi, come me, vorrebbe spendere la propria esistenza in modo partecipe, per distinguersi da una cozza. Da alcuni anni, con alcuni ragazzi di Verolengo (pochi, poiché lavorare stanca) appoggiati da una manciata di «evergreen» cinquantenni, organizziamo in questo periodo un concerto rock. Titolo dell'evento: «Fuoridalcentro». Il primo anno è piovuto a dirotto subito all'inizio del concerto, l'anno scorso «Gli Amici di Roland» ci hanno portato un po' di fortuna ed è andata meglio. Quest'anno il tempo è stato bellissimo, i gruppi erano tanti, alcuni già conosciuti ed apprezzati, come gli Antennah dalla Sardegna ed i Santo Niente da Bologna; purtroppo i giovani hanno risposto meno del previsto, nonostante il costo irrisorio del biglietto, la presenza di associazioni quali Legambiente e Amnesty International, e il fatto che gli utili andranno all'Anlaids. Faremo meglio l'anno prossimo, sempre che nel frattempo non ci siamo trasformati in cozze... a volte è così comodo il disimpegno e la tentazione è davvero forte! Intanto, vorrei chiedere a TorinoSette una migliore visibilità per gli eventi musicali che si svolgono in provincia, specie se organizzati da associazioni non profit come la nostra. I problemi sono davvero tanti anche qui, non solo a Torino: pochi soldi, nessun appoggio dall'ente locale, sbarramenti burocratici assurdi e totale assenza di strutture adatte. Un quadro scoraggiante. Per questo chiedo a TorinoSette di continuare il suo lavoro di sensibilizzazione e di critica costruttiva, con l'invito a tenere sempre aperto un canale preferenziale alle voci dei giovani (bellissimi i pezzi sui centri sociali e sugli squatters). Da parte mia continuerò a lavorare su questo versante, come faccio da tempo Rosella Cena, Verolengo Senza Auditorium, disagi Con la chiusura dell'Auditorium Rai di via Rossini si prospetta che la stagione sinfonica '98/99 si svolga interamente al Lingotto e gli abbonati al turno Giallo (sabato ore 16,30) debbano confluire nei turni Rossi e Blu (serali). Ora io sono certa che molte persone anziane o provenienti da fuori provincia (come me) saranno costrette a rinunciare ai loro amati concerti, causa i disagi legati a tale soluzione (spostamenti in bus, auto, ore notturne con tutti i pericoli concernenti). Ora io chiedo ai signori incaricati di prendere in seria considerazione la mia proposta di mantenere il turno Giallo del sabato pomeriggio, cosa che sicuramente farà contente moltissime persone. Se così non fosse io per prima dovrei rinunciare ad ascoltare la nostra bravissima orchestra. Lettera firmata Le. lettere (Irrotto esseri' indirizzale a «Lo diro a TorirtoSetle» La Stain/)a r. Matetico 32 10126 Torino oppure favate al ninnerò 011/6639036

Persone citate: Alessandro Baricco, Luca Cantarella

Luoghi citati: Bologna, Sardegna, Torino, Verolengo