Arti mozzati e occhi cavati dai ribelli per terrorizzare la popolazione civile
Arti mozzati e occhi cavati dai ribelli per terrorizzare la popolazione civile ORRORI IN SIERRA LEONE Arti mozzati e occhi cavati dai ribelli per terrorizzare la popolazione civile FREETOWN. La Sierra Leone come il Ruanda e la Cambogia: la popolazione del Paese dell'Africa occidentale è stata bersaglio negli ultimi mesi di inauditi massacri denunciati ora all'Orni. Vi sono state torture ed eccidi di civili in massa, ha scritto ieri il quotidiano «Herald Tribune» nel dare ampio spazio di prima pagina alle raccapriccianti testimonianze raccolte in proposito da varie organizzazioni umanitarie americane. La responsabilità della «sanguinosa campagna di terrore» è attribuita ai ribelli del «Fronte rivoluzionarie unito», alleatisi con un gruppo di militari per deporre nel maggio 1997 il presidente Ahmad Tejan Kabbah. Primo capo di Stato democraticamente eletto in Sierra Leone, Kabbah ha riassunto l'incarico nel marzo scorso con l'appoggio della forza regionale di pace dell'Ecomog. Ma i recenti rovesci avrebbero accresciuto la ferocia degli insorti, che starebbero infierendo più che mai nelle regioni orientali ancora sotto loro controllo. Aiti mozzati e occhi cavati dalle orbite sono, in base a varie testimonianze, il più frequente «messaggio intimidatorio» usato dai ribelli nei confronti della popolazione: il taglio delle mani, in particolare, anche nei confronti dei bambini (nella foto un bimbo di 5 anni) è praticato come macabra dissuasione da qualsiasi forma di votazione democratica. Le testimonianze sono state raccolte soprattutto nei campi profughi in Guinea, dove i civili affluiti dalla Sierra Leone sono centinaia di migliaia. Ieri è stato dato il via all'Orni a una conferenza per promuovere una pacificazione nel Paese, dilaniato da otto anni di guerra civile. Dalla sua indipendenza, nel 1961, la Sierra Leone è stata ripetutamente preda di conflitti interni: solo nell'ultimo anno si ritiene che siano perite almeno 10.000 persone. A capo degli insorti, che si finanziano soprattutto con traffici di diamanti estratti nelle zone da loro controllate, è stato a lungo l'ex caporale dell'esercito Foday Sankoh: catturato dalle truppe nigeriane dell'Ecomog, è stato estradato la settimana scorsa a Freetown. [Ansa]
Persone citate: Ahmad Tejan Kabbah, Foday Sankoh
Luoghi citati: Africa, Cambogia, Guinea, Ruanda, Sierra Leone
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