Wargqmes tra greci e turchi

Wargqmes tra greci e turchi Sale la tensione. Ankara: attenti, conseguenze imprevedibili Wargqmes tra greci e turchi Sparatoria tra soldati alla frontiera BALCANI E ATENE. Un quarto d'ora di spari tra una pattuglia greca e tre soldati turchi in Tracia. Nessun ferito ma l'incidente contribuisce a peggiorare ulteriormente le relazioni tra i due Paesi della Nato già raffreddatesi per la vicenda dei missili di produzione russa che il governo cipriota vuole installare in autunno nell'isola. L'incidente è avvenuto mercoledì a Plagion, vicino al fiume Evros, che separa i due Stati. Secondo Atene due soldati greci di pattuglia sono stati attaccati da tre turchi. Ne è nato un conflitto a fuoco che non ha provocato vittime. Ma le circostanze dell'incidente non sono ancora state chiarite. Come da tempo awie- ne, tra i due governi ogni pretesto è buono per alzare la tensione. Se Atene minimizza e parla di un equivoc'o», Ankara accusa invece le guardie di frontiera greche di aver causato la sparatoria. L'agenzia turca «Anadolu» riferisce che sono stati i militari greci, «che al momento dell'incidente erano ubriachi», ad aprire il fuoco provocando una risposta eguale da parte di militari turchi nella zona di frontiera fra i villaggi di Adasalhali e Kuplu nella contea di Meric, in provincia di Edirne. Fortunatamente, precisa l'agenzia, non ci sono stati feriti e la situazioriè^i è rapidamente normalizzata. Secondo la versione greca, una decina di minuti dopo il primo scambio di colpi sono intervenuti ufficiali dalle due parti e hanno ristabilito la calma. Le guardie di frontiera greche nella regione sono state messe in stato d'allerta e l'incidente viene esaminato dagli esperti del ministero della difesa, in sostanza per determinare se si sia trattato di un fatto deliberato da parte turca o di un incidente occasionale. Tra Ankara ed Atene permane da tempo una forte tensione, causata in primo luogo dal contrasto su Cipro. «Un incidente isolato». Così due ministri greci, il portavoce del governo Dimitris Reppas e quello della difesa Akis Tsochatzopoulos, ieri hanno definito lo scontro a fuoco avvenuto mercoledì alla frontiera fra Grecia e Turchia. Atene ribadisce la versione che la sparatoria incruenta, durata una decina di minuti, è stata causata dai soldati turchi e che le guardie greche hanno risposto al fuoco, «in conformità alle istruzioni in vigore». I ministeri della Difesa e degli Esteri greci, si aggiunge, compiranno i passi necessari. Ma, secondo Reppas, un episodio del genere, che ha del resto dei precedenti, «non dovrebbe assumere dimensioni che non ha». Il ministro della Difesa greca Akis Tsochatzopoulos ha difeso l'operato dei militari mentre, secondo buone fonti, si prevede che la Grecia presenterà una nota di protesta alla Turchia. Il governo turco ha avvertito ieri la Grecia sulle «imprevedibili pericolose conseguenze» che potrebbero derivare da nuovi incidenti come quello di mercoledì, con scambi di colpi d'arma da fuoco tra le guardie frontaliere dei due Paesi. Nelle dichiarazioni all'agenzia «Anadolu»,,il portavoce del ministero degli Esteri turco Necati Utkan ha accusato i militari greci di essere responsabili dell'incidente che, afferma, «punta a minare la stabilità e la pace nella regione di Meric». Il portavoce ha invitato le autorità frontaliere greche «a prendere tutti i provvedimenti per evitare il ripetersi di tali comportamenti che possono provocare imprevedibili e pericolose conseguenze». [Ansa] Lo scontro sul fiume Evros è durato un quatto d'ora Reparti di confine in stato di allerta Un soldato turco i motivi di tensione con la Grecia stanno pericolosamente aumentando

Persone citate: Akis Tsochatzopoulos, Necati Utkan