Treu riceve i disoccupati di Napoli

Treu riceve i disoccupati di Napoli Treu riceve i disoccupati di Napoli Isindacati disertano, ma è lite tra Cofferati e D'Antoni ROMA. Disoccupati napoletani e Tiziano Treu: oggi pomeriggio, al ministero del Lavoro, l'incontro tanto atteso e tanto discusso. «Le risposte che il ministero darà domani ai "Lsu"? Sono già scritte ha detto il sottosegretario al Lavoro, Antonio Pizzinato - nell'ultimo decreto legislativo in materia: prepensionamenti per 12 mila circa (duemila circa per la Campania); agevolazioni per chi metterà in piedi un'impresa; incentivi alle imprese che assumeranno ex Lsu (la dote è di 18 milioni)». Non ci sono cedimenti, dunque, nella linea del governo: nessuna occupazione assistenziale ma lavoro vero e soprattutto «impresa». «E' questa la grande sfida», dice il sottosegretario che non vuole commentare la scelta di Cgil, Cisl e Uil di non partecipare all'incontro al ministero del Lavoro: «Non mi pronuncio su questo», ha dichiarato. Mentre si sta sviluppando un ampio dibattito all'interno dei sindacati confederali, i «grandi assenti» dal vertice. I leader della Cgil, Sergio Cofferati, e della Cisl, Sergio D'Antoni, si trovano infatti su posizioni differenti. La scelta dei confederali è univoca. «Noi non ci saremo - ha detto Luigi Cocilovo, della Cisl - poiché dal punto di vista politico questo incontro è discutibile, dal momento che i gruppi organizzati che il ministro incontrerà rappresentano solo se stessi e non certamente il mondo dei disoccupati, né sono rappresentati nel sindacato». Per Adriano Musi, della Uil «fuori dalla porta dell'incontro ci sono tantissimi altri disoccupati che hanno però gli stessi diritti di coloro che saranno dentro». E Giuseppe Casadio, parlando a nome della Cgil, ha confermato la stessa linea: «Non abbiamo ragione di andare ad un incontro che non abbiamo chiesto noi». Poi però le posizioni si sono precisate, e differenziate. Cofferati ha confermato che non intende partecipare al vertice: «Non siamo noi che li rappresentiamo». Mentre D'Antoni è apparso molto più possibilista: «Tra i Lsu ci sono molti iscritti alla Cisl». E' un botta e risposta serrato. Dice Cofferati: «Non c'è alcuna ragione perché Cgil Cisl e Uil siano presenti all'incontro fra il ministro del Lavoro Treu e i disoccupati di Napoli. Non siamo noi che li rappresentiamo, è una cosa che quindi non ci riguarda». «Le associazioni che Treu ha deciso di ricevere insiste il segretario della Cgil - non hanno nulla in comune con le organizzazioni sindacali confederali. H ministro del Lavoro può ricevere chi vuole, e decide liberamente con chi discutere. Ma non siamo noi che rappresentiamo i disoccupati di Napoli: quindi non c'è motivo di chiedere la nostra presenza al tavolo. Si farebbe solo confusione fra le diverse rappresentanze». Ribatte D'Antoni: «Fra i lavoratori socialmente utili ce ne sono molti che aderiscono alla Cisl. In ogni caso, la decisione sta ai sindacati napoletani. Starà alla Cisl di Napoli, in totale autonomia, valutare se essere presenti al tavolo. Se decideranno di andare, andranno». Del resto, prosegue il segretario Cisl, il problema che si discu- terà oggi al ministero è quello dei Lsu e dei disoccupati napoletani: «Un problema locale, che deve essere risolto a livello locale e che riguarda i sindacati locali». Ma anche i sindacati napoletani di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di non partecipare all'incontro di oggi pomeriggio. «Non abbiamo ricevuto alcun invito - osserva il segretario provinciale della Cgil, Michele Gravano - e quindi non ci andremo». E ancora più categorico Nicola Martino, segretario regionale della Cisl: «Anche se fossimo stati invitati non saremmo andati». Secca la replica del «Lsu orga¬ nizzati» che, in attesa del colloquio con il ministro, nelle ultime 48 ore hanno evitato di creare nuove tensioni a Napoli. Uno dei loro portavoce, Antonio Cacace, ha commentato: «Sarebbe stata inutile la partecipazione dei sindacati all'incontro con il ministro Treu. Loro sono filogovernativi e quindi saranno rappresentati dal governo». «Ci accolleremo noi - ha aggiunto la vertenza per tutti i 130 mila Lsu. I sindacati sono complici del governo perché hanno accettato l'aumento delle ore mensili di lavoro a parità di salario: da loro non abbiamo avuto alcuna tutela». Ir. i.l I confederali non ci saranno. Ma il leader Cisl dice: «Tra i Lsu molti nostri iscritti» Sersio Cofferati

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