Venezia, meno film più star

Venezia, meno film più star Presentata la nuova Mostra del Cinema con 120 opere: la metà dell'anno scorso Venezia, meno film più star Per l'Italia concorrono Amelio, Archibugi, Luchetti ROMA. Felice Laudadio, curatore artistico della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dopo aver visionato 595 lungometraggi ha ieri reso noto il cartellone dei film ammessi alla rassegna lagunare (esclusi i corti) che si terrà dal 3 al 13 settembre e che quest'anno proporrà 57 anteprime mondiali. La serata inaugurale prevede la consegna dei Leoni d'oro alla carriera a Sofia Loren e al regista polacco Andrzej Wajda (non ci sarà un terzo riconoscimento per Sean Connery) e la proiezione del film di cui tutto il mondo, in questo momento, parla: «Salvate il soldato Ryan» di Steven Spielberg, che sarà presente al Lido con Tom Hanks. Perla chiusura della Mostra è stato invece scelto il film tedesco «Bin ich schon?» di Doris Dòrrie. «Con quest'ultima scelta - osserva Laudadio - si vuol sottolineare la ripresa del cinema tedesco d'autore. Il film ha per protagonista Senta Bcrger che vive un intenso rapporto di conflittualità con la giovane amante del marito». «Quest'anno visionando la produzione internazionale - continua - ho rilevato che gli sceneggiatori americani si sono rimessi a scrivere storie per autori e non più per gli ingegneri degli effetti speciali. C'è anche una ripresa della produzione latinoamericana, e in particolare argentina e brasiliana, così come è sempre più vivo il cinema nordafricano». La Mostra propone 120 titoli tra lungometraggi, cortometraggi e video: l'offerta è stata dimezzata rispetto allo scorso anno. E' invece cresciuto il numero dei premi: sarà attribuito un Leone d'argento al miglior cortometraggio e il premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente: verrà consegnato a fine Mostra da Fanny Ardant. Tre i film italiani in concorso. «Così ridevano» di Gianni Amelio con Enrico Lo Verso e Francesco Giuffrida, «L'albero delle pere» di Francesca Archibugi con Valeria Colino, Sergio Rubini e Stefano Dionisi, e «I piccoli maestri» di Daniele Luchetti con Stefano Accorsi, Stefania Montorsi e Marco Paolini. La giuria intemazionale che assegnerà il Leone d'oro, presieduta da Ettore Scola, comprenderà molti registi, fatta eccezione per lo scrittore cileno Luis Sepùlveda. La presenza italiana prevede poi un'opera nella sezione di mezzanotte («Radiofreccia» di Luciano Ligabue con Stefano Accorsi e Francesco Guccini) e tre titoli fuori concorso («Tu ridi» dei fratelli Taviani, «Del perduto amore» di Michele Placido e «La ballata dei lavavetri» di Peter Del Monte) e un «tributo» in onore di Sordi affidato a Carlo Verdone nell'ambito del nuovo film di ((Aibertone», «Incontri proibiti» con Valeria Marini. Si potranno inoltre vedere 20 minuti di «La Gabbianella e il gatto», il nuovo cartone animato di Enzo d'Alò. Completano la partecipazione italiana altri cinque titoli ammessi nella sezione «Prospettive» che potrebbero diventare sei, se si considera italiano Edoardo Ponti, figlio di Sofia Loren e di Carlo Ponti che figura in questa sezione, come autore di «Liv», un'opera prima di produzione americana. E sono previsti due altri omaggi: a Totò, per i cento anni dalla nascita, e a Dario Fo per il Nobel. Dopo l'annuncio dei film selezionati è rientrata la polemica degli autori italiani che nei giorni scorsi avevano aspramente criticato la decisione di sopprimere a Venezia la sezione «Meridiano italiano». Per Laudadio questa sezione è caduta un po' per mancanza di opere meritevoli e un po' perché un certo numero di film attesi e ricercati dal «curatore» si sono rivelati non pronti o non disponibili, come quelli di Bernardo Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Dario Argento, Giacomo Campiotti, Alessandro D'Alatri. «Effettivamente - afferma Carlo Lizzani, presidente dell'Associazione italiana autori - il numero delle presenze italiane è considerevole e anche i nomi degli autori fanno ben sperare. La nostra polemica era contro la cancellazione di uno spazio che potrebbe essere nel futuro interessante per i giovani autori. Anche Cannes ce l'ha questo spazio». Anche se non ci sarà Leonardo DiCaprio, che figura nel cast del nuovo film di Woody Alien «Celebrity» accanto a Kenneth Branagh e Kim Ba- singer, quest'anno Venezia farà il pieno di superdivi di tutte le generazioni: da Matt Damon a Branagh, da Warren Beatty a Denzel Washington, da Michael Douglas a George Clooney, da Melanie Griffith a Jim Carrey. La Mostra festeggia a settembre i suoi 55 anni tenendo a battesimo un nuovo «mercato cinematografico» che per ora rimarrà circoscritto a quella produzione d'autore che da sempre cerca di promuovere. La mattinata romana era stata aperta da Paolo Baratta, presidente della Biennale riformata il quale ha ribadito che «il cinema verrà durevolmente inserito nell'unitario dialogo tra le arti che è alla base della "Nuova società di cultura" di Venezia». «Ma non basta - ha aggiunto Baratta - noi abbiamo l'intenzione di fare di Venezia non soltanto il luogo dove si rappresentano le opere, ma anche dove si lavora per le opere. Per il cinema questo cosa significa? Vogliamo in tempi brevi ristrutturare l'archivio storico adeguandolo al¬ le nuove tecnologie per la conservazione e con questo dotare la Biennale di una struttura di consultazione e documentazione per i giovani. Tutto ciò dovrebbe consentirci di realizzare il progetto "Venezia ti salva". Intendiamo proporre agli autori selezionati per la Mostra la conservazione prolungata nel tempo delle loro pellicole: per garantirgli un pizzico di eternità, cosa che oggi è difficile trovare altrove». Ernesto Baldo Rientrano le polemiche dei nostri autori Tra le proposte «Radiofreccia» di Ligabue i Taviani, Del Monte DiCaprio non viene ma al Lido ci saranno Matt Damon e Branagh Douglas e Clooney Melanie Griffith e Carrey H Leonardo DiCaprio e Woody Alien in una scena di «Celebrity», nuovo film del regista 3/13. settembre.'98 la Biennale di Venezia 55. mostra internazionale d'arte cinematografica IN CORSA PER IL LEONE D'ORO «L'albero delle pere» di Francesca Archibugi fltolio] «Bulworlh» di Warren Beatty [Uso] «Rouiulers» di John Dahl [Usa] «Voleurde vie» di Yves Angelo [Francia] «Conte ifautomne» di Eric Rohmer [Francia] «Jackie» di Anand Tucker [Gb] ■ '■Sohmi- di Mohsen Makhmalbaf [Iran] «1piccoli maestri» di Daniele Luchetti [Italia] «Le niiage» di Fernando Solanas [Argentina] «Irq/ìco» di Joào Botelho [Portogallo] «TcrminusParadis» di laàan Pintìlie [Romania] «New Pose Hotel» di Abel Ferrara [Usa] -Dancing al Lngbnasa» di Pat O'Connor [Irlanda] «Così ridevano» di Gianni Amelio [ItaliaJ «Hurlyburly» di Tony Drazan [Usa] «Chat noir. Chat blanc» di Emir Kusturica [Jugoslavia] «Los amantes del ciradopalar» di Julio Medem [Spagna] j «Place Vendòme» di Nicole Garcia [Francia] «Lola rennl» di Tom Tykwer [Germanio] CINE «SPETTACOLO PER DOPO MEZZANO? «Theredviolili» di Francois Girard [Conado] «He gol game» di Spike Lee [Uso] «A per/ed murder» di Andrew Davis [Usa] «The [ruman show» di Peter Weir [Uso] «Lautrec» di Roger Planchon [Francia] •-Pood/e Springs» di Bob Rafelson [Usa] «Outo/sighl» ài Steven Soderbergh [Uso] -Apipupil- di Bryan Singer [Uso] «Anotherday in paradise» di Larry Clark [Uso] «Radiofreccia» di Luciano Ligabue [Italia] FUORI CONCORSO ! 'Savingprivate Ryan- di Steven Spielberg [Uso] ' «Hasards ou Coincidences» di Claude Lelouch [Francia] «A soldier's daughter never cries» di James fvory [Gb] «'/ir ridi» di Paolo e Vittorio Taviani [Italia] «Incontriproibiti» di Alberto Sordi [Italia] «Elizabeth» di Shekhar Kapur [Gb] «Delperduto amore» di Michele Placido [Italia] «Celebrity» di Woody Alien [Usa] «La ballala dei lavavetri» di Peter Del Monte [Italia] «Ititi ich sebon?» di Doris Dòrrie [Germania]